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Emergenza caldo, in viale Redi il Mugnone è prosciugato. La situazione che si ripete (quasi) ogni estate

Il caldo torrido di questi giorni sta mettendo in ginocchio Firenze: sette allerte rosse a partire dal 12 giugno scorso, per le ondate di calore. Questo fenomeno estremo si verifica quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. E a le temperature massime, negli ultimi due giorni nella nostra città, hanno raggiunto punte, rispettivamente, di 40 e 40,5 gradi. In città non piove da settimane e le temperature eccessive non stanno aiutando nemmeno uno dei affluenti più lunghi dell’Arno, il Mugnone. Completamente secco, prosciugato dal sole e dalla mancanza di piogge, il fiume secondario non se la sta passando bene ultimamente. In molti se ne saranno accorti passando da Viale Redi prima di immettersi in Via Mariti.

Il Mugnone è a secco (un’altra volta)

Siamo a Novoli, a due passi dall’affollatissimo locale notturno dello ‘Strizzi’, vicino al liceo scientifico ‘Leonardo da Vinci’ e la situazione del Mugnone è la seguente:

Il torrente Mugnone, completamente secco, in prossimità del ponte di Via Mariti

Non è la prima volta, anzi, non è la prima estate che il Mugnone si prosciuga, mostrando il suo letto a tutti i passanti. Ma le immagini restano comunque impressionanti, soprattutto se paragonate alle stagioni invernali quando il torrente spesso raccoglie la tanta acqua piovana. Alcune parti del Mugnone sono spesso in secca d’estate, ma avanzando per qualche decina di metri si può vedere come l’acqua fluisce sotto al ponte successivo, quello intitolato a Gandhi.

E dell’acqua nemmeno l’ombra…

Adesso va in secca quasi ogni estate. La caratteristica dei torrenti è il loro corso irregolare e in alcune tratti sono state realizzate “vasche” affinché l’acqua rimanga anche nei periodi critici. Nel frattempo, le previsioni non mettono pioggia fino al weekend. Dovremo aspettare domenica e lunedì per ritrovare un po’ d’acqua dal cielo, linfa vitale per uno degli affluenti più importanti del principale fiume fiorentino. Intanto, il bollino rosso per le alte temperature continua, fino a venerdì, quando la massima prevista è attesa a quota 37°. L’allerta rimane, soprattutto per le ore centrali della giornata, quelle più calde, quelle che non danno pace al “povero” Mugnone, rimasto da solo nel suo letto né al resto della città, martedì pomeriggio vittima di un black out dovuto proprio alle alte temperature e al sovraccarico di elettricità richiesta per raffrescare gli immobili del centro.

Nei pressi di Careggi, la situazione è invece leggermente diversa
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