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Lebowski, il ds Ballini: “Spiego il cambio di mister. Un altro colpo alla Borja? Vi dico…”

La voglia di trovare una dimensione più stimolante rispetto alla metà della classifica, sfruttando un entusiasmo contagioso e la spinta di un nuovo tecnico. Il 2023 del Lebowski va in archivio in modo particolare, con la separazione col mister della prima squadra Simone Gori e l’ingaggio di un nuovo allenatore, Alessio Miliani, a poche ore dal nuovo anno. Come spiega il direttore sportivo Raffaele Ballini, “il nuovo mister cercherà di tirare fuori il massimo a livello di risultati dalla squadra. Giocavamo un buon calcio ma avevamo perso piglio. Cerchiamo più solidità e agonismo”.

Un cambio di atteggiamento, insomma.

“E’ stata una decisione difficilissima, l’abbiamo presa a malincuore. La squadra con Gori ha sempre espresso un buon calcio, recependo quindi tutte le sue direttive. Ma non siamo riusciti a trovare continuità nei risultati, un problema che ci aveva caratterizzato anche nella scorsa annata. Ci abbiamo riflettuto per tutto l’anno solare, sostanzialmente. E alla fine abbiamo scelto di cambiare”.

Miliani conosce bene la Promozione, anche se le ultime esperienze non sono state proprio facilissime.

“Io personalmente lo conosco da tanti anni come avversario e anche come allenatore che ho avuto, considerando che abbiamo vissuto insieme la realtà del Pontassieve. Ha un curriculum eccezionale, ha vinto a partire dalla Terza Categoria in su. Non dimentico il fatto che negli ultimi tempi si è sporcato le mani in realtà complicate, accettando incarichi come Galliano e San Quirico: situazioni compromesse, imprese salvezza sfiorate. So che le due società hanno apprezzato tantissimo il suo impegno. Bisogna avere il coraggio di provare a lavorare dove la situazione è complicata, è troppo facile aspettare incarichi da squadre di altissima classifica: io apprezzo Alessio anche per questo”.

Il momento della firma del nuovo tecnico, Alessio Miliani

Credete di aver bisogno di qualcosa in più là davanti?

“Sì, dobbiamo fare meglio. La scorsa stagione eravamo primi a dicembre e poi siamo finiti al settimo posto: se consideriamo il solo rendimento da gennaio ad aprile 2023, abbiamo messo insieme una quantità insufficiente di punti. In estate quindi abbiamo cercato più carte offensive, qualcuno in grado di darci una mano: gente come Corsini, Celentano, Rossi Lottini, Mulas, Ciancaleoni”.

Curiosità: mettereste a segno un altro colpo alla Borja Valero?

“Un acquisto come quello è più capitato che cercato, a dir la verità. Almeno per ora non pensiamo di centrarne uno nuovo, non credo sia fra i desideri della Cooperativa”.

Il voto al 2023.

“Direi una sufficienza. Provo a fare una media fra la crescita degli Juniores Regionali- che quest’anno lottano per il primo posto in classifica- e il consolidamento della prima squadra. Non dimentico le vittorie contro Lanciotto, Affrico e Sestese: indimenticabili. Allo stesso tempo però c’è la delusione per non essere arrivati ai playoff alla fine della scorsa stagione”.







Quanto sono raggiungibili i playoff quest’anno, invece?

“Non sarà facile, le prime tre scaveranno un distacco che porterà quasi sicuramente alla forbice. Credo che si possano centrare più che altro con la Coppa: vogliamo regalare notti da sogno ai nostri tifosi”.

La partita che conservi più volentieri nella memoria di quest’anno.

“Direi quella contro l’Affrico, in trasferta. Ha ridato entusiasmo e tranquillità di classifica, e l’abbiamo centrata contro la squadra che a mio avviso era la più forte del girone. Considerando invece questo campionato mi prendo volentieri il successo contro la Sestese: forse ci ha un po’ illuso, con quei tre punti 

Il gol che per te rappresenta al meglio il 2023 del Lebowski?

“Ne scelgo uno di Calbi, il nostro uomo simbolo. E non posso dimenticare il coast-to-coast messo a segno contro il Montelupo in Coppa. Partì dalla nostra area e arrivò fino alla porta avversario, facendoci scattare tutti in piedi fino al boato finale. Quando gioca Calbi ed è al cento per cento di condizione ci trascina tutti con lui”.

Che aspirazioni avrete quindi per il 2024? Qual è il desiderio più sentito?

“Il desiderio è quello di dare ancora soddisfazioni ai nostri tifosi. Ricordiamoci che loro sono anche i nostri proprietari, dobbiamo render conto del nostro operato prima di tutto a loro. Vogliamo far vivere un campionato vivo fino all’ultimo e magari qualche notte indimenticabile di Coppa: è un obiettivo fondamentale. Sarà un anno fondamentale poi per la costruzione della tribuna allo stadio della Trave: daremo quindi vita al nostro centro sportivo. E’ anche partito il nostro settore giovanile coi Giovanissimi B e dall’anno prossimo creeremo un’altra squadra”.

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