”L’avete riconosciuto?”.
Anzi, per essere fedele al dialetto usato anche nel film: “Che l’avehe riconosciuho?”. Scommettiamo di si, anche perchè ve lo avevamo annunciato ed eravate pronti a scovarlo nel cast di “Margherita delle stelle”, il film che ha raccontato la vita di Margherita Hack in prima serata Rai Uno. Ieri sera, martedì 5 Marzo, nel film diretto da Giulio Base e con protagonista Cristiana Capotondi, c’era anche lui: Gregorio Parrini, il grevigiano originario di Strada in Chianti che trovate tutti i giorni nella sua bottega, la “dispensa di Andrea e Gregorio”.
Che dite, se lo merita l’oscar per miglior comparsa non protagonista? Immaginatevi la scena: ieri mattina, come al solito, vi siete imbattuti nel Gregorio negoziante, a farvi il caffè regalandovi l’immancabile battuta e un prezioso sorriso. A proporvi pecorino, affettati, regali pasquali o servirvi il pranzo. Poi, ieri sera, eccolo là in una macelleria non sua ma altrettanto a suo agio nelle vesti dell’attore, lanciato su un set ambientato un secolo fa.
Gregorio Parrini, del resto, nella vita è anzitutto negoziante ma con una passione smisurata per la recitazione: praticamente un bottegaio-macellaio-attore. Per questo l’esperienza vissuta nel cast di “Margherita delle stelle” lo ha divertito come un pazzo, accettando persino il sacrificio della sua amata barba: nel film, infatti, avete potuto ammirarlo completamente sbarbato, con la possibilità di conservare soltanto i baffi per rimanere maggiormente fedeli ai tempi rappresentati.
“Cercavano un macellaio, quando hanno letto che lavoravo nel settore mi hanno scelto. Una volta sul set, a Pistoia, mi dissero di tagliarmi la barba: chiesi allora di poter chiamare a casa per avvertire, rischiavo di non essere riconosciuto altrimenti”.
Chi meglio di lui, insomma, per stare in bottega: non a caso sulla scheda del set si legge “Macellaio (VERO)”. Più chiaro di così. Nel film, poi, a Gregorio spetta anche una battuta: “Unn’ha lasciato neanche un biglietto”.
Una piccola parte che, tuttavia, ha soddisfatto il regista Giulio Base: Greg, del resto, sprigiona una gran bella dose di vitalità, è coinvolgente e da sempre mette al servizio del suo lavoro le evidenti capacità da palcoscenico. Tanto da ricevere l’endorsement direttamente dalla regia: “Gregorio grazie sei bravissimo, spero presto anch’io” , rispondendo alla speranza di replicare espressa dal chiantigiano.
Son soddisfazioni…aspettando una nuova parte in tv!