Il messaggio di ringraziamento della famiglia italo-filippina di Paolo a Grassina e alle Brigate rossoverdi, dalla figlia Ilenia (che a sua volta ringrazia il marito Leonardo e le sue amiche in questo momento così delicato) alla moglie Lucia.
La vicinanza, sempre, allieta il dolore di una perdita.
Paolo Casini è scomparso mercoledì scorso lasciando dietro di sé stima, riconoscenza, amicizia, un gran bene tra i compaesani e i valori tipici dell’uomo del Novecento come passione civica, mobilitazione politica e impegno sociale. Dall’amore per il Grassina, condiviso con calciatori, dirigenza, Brigate Rossoverdi, alla dedizione per il Partito Democratico che dimostrava con l’assiduo operato per la campagna di tesseramento, fino al suo lato più scientifico ovvero le ripetizioni di fisica e matematica che ha elargito a centinaia di ragazzi del territorio. Senza barriere geopolitiche o campanilistiche: grassinesi, ripolesi, antellesi, chiantigiani.
Pensate che Paolo ha dato ripetizioni persino alla sua prima moglie Cinzia Simoncini, prima che diventasse tale. Potremmo dire che fu proprio la “fisica” a far conoscere i due, come ci racconta la figlia Ilenia.
“In questi giorni abbiamo scoperto tantissimi aneddoti: molte persone hanno un loro personale ricordo di Paolo o un rituale che rinnovava ad ogni incontro, come quello che gli prendeva la testa e lo baciava sulla fronte. Paolo ha dato ripetizioni praticamente a tutti, anche a me e a mia mamma, ma aveva deciso di non lavorare come professore per il suo carattere troppo buono”.
Infatti, prima del pensionamento, Paolo operava come tecnico e rivenditore di macchinari agricoli, spiegandone il complesso funzionamento e sfruttando le sue conoscenze da Ingegnere meccanico qual era.
Il nostro giornalista Lorenzo Topello, nelle vesti di tifoso rosso-verde e “allievo”, ha dedicato un sentito ricordo a Paolo Casini che vi consigliamo di leggere (clicca qui). Dalla notizia della scomparsa, purtroppo attesa a causa di un peggioramento delle condizioni del presidentissimo, le dimostrazioni di affetto per Paolo e la sua famiglia sono state numerose e profondamente sincere, tali da alleggerire, seppur in minima parte, il vuoto che la morte di un padre e di un marito provoca. L’ingente partecipazione al funerale alla chiesa di San Michele; il paese di Grassina riunito al campo sportivo per omaggiare Paolo; il minuto di silenzio e lo striscione esposto prima della gara domenicale del Grassina: “Chi vive per gli altri viene ricordato in eterno. Ciao Presidente“. Firmato: “i tuoi ragazzi”.
Eccolo il “segreto” di Paolo, di quelli che per forza ti fanno ben volere dalla gente: dedicarsi agli altri ed esserci con generosità. Indietro, i’Casini, non poteva che ricevere un grande abbraccio collettivo dalla sua gente: per questo la famiglia italo-filippina di Paolo, ovvero la figlia Ilenia e suo marito Leonardo, la moglie Lucia assieme alla figlia Shelamie, a suo marito Marco (come lo chiamava italianizzando il nome orientale Paolo) e loro figlio Emanuel, rivolgono un immenso grazie a tutte le persone che hanno salutato e celebrato il presidentissimo:
“Un paese intero ha voluto bene al babbo e non lo dimenticherà mai. Questo pensiero ci conforta e ci fa capire quanto bene avesse diffuso in vita il babbo. In questi giorni abbiamo scoperto e capito di avere una seconda famiglia, composta dai grassinesi e dalle Brigate rossoverdi, dei secondi figli del babbo: li ringraziamo per aver placato il nostro grande dolore.