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Impruneta, l’Opposizione: “Piano attuativo TRm08 e una lottizzazione…che mai ci sarà! Chiediamo la revoca dell’accordo con FP spa”






I consiglieri comunali di Opposizione imprunetina Alessandro Giovannini, Gabriele Franchi, Matteo Zoppini, Roberto Viti, Flavia Maurri, Chiara Innocenti hanno depositato una mozione riassunta nel seguente comunicato, la quale sarà dibattuta nel Consiglio Comunale che si terrà domani, 31 Marzo. Oggetto dell’atto è il piano attuativo TRmo8 (lottizzazione area Cappello o “le Fornaci”), un codice che si sente pronunciare da anni in quel di Impruneta, dove molte criticità che c’erano ieri resistono tutt’oggi. Nel dettaglio:

“Dopo la bocciatura della prima mozione nello scorso consiglio comunale, abbiamo presentato una seconda mozione in merito al piano attuativo TRm08. La FP spa (confluita nel Consorzio Le Fornaci) ha violato gli impegni presi sia nella Convenzione Urbanistica del 2014 che nella Convenzione Accessiva del 2017, poiché non ha né provveduto alla riassunzione dei 5 addetti che aveva nel 2014 né a quella degli 8 addetti della Cotto REF, né tantomeno ha trasferito la produzione del cotto nell’edificio della ex Impruneta Srl ai Falciani: per il rilascio dei titoli abilitativi, ovvero in sostanza per la possibilità di effettuare la mostruosa lottizzazione nella valle di Cappello, il rispetto di tali condizioni è vincolante, ed i termini previsti dalla Convenzione Accessiva sono scaduti il 30 giugno 2019.

Sebbene la violazione della Fp spa risulti insanabile, e sebbene l’art. 9 della C.A. preveda che l’Amministrazione possa procedere “all’annullamento in via di autotutela dei relativi titoli” qualora il ritardo degli impegni presi sia superiore ad un anno, la Giunta non ha intenzione di muoversi fino al 2027, ovvero fino a quando non scadrà la C.A., mostrando così il più totale disinteresse verso il degrado dell’area di via delle Fornaci a Impruneta.






Tale posizione è stata ribadita dall’Assessore Binazzi lo scorso consiglio comunale, e per di più è emerso l’atteggiamento pilatesco del Comune verso le dichiarazioni false contenute nella C.A.: venne infatti affermato in quell’atto che l’edificio della ex Impruneta srl ai Falciani era già stato adeguato al fine di poter accogliere le attività della fornace, mentre le verifiche successive hanno permesso di verificare che così non era.

La responsabilità di tale falso non può essere imputata solo alla Fp spa, come ha detto Binazzi, poiché la dichiarazione fu sottoscritta dal Comune il quale non può dunque ritenersi esente da responsabilità. Alla luce di tutto ciò, con la nostra mozione chiediamo che il consiglio comunale prenda atto delle falsità contenute nella C.A. e della violazione insanabile di essa da parte della Fp spa, e di conseguenza chiediamo di revocare in via di autotutela le delibere 51/2017 e 82/2017 di adozione e approvazione del Piano Attuativo le Fornaci e della C.A, anche al fine di avviare la procedura per la rigenerazione/recupero degli stabilimenti della Pesci-REF ormai dismessi da anni.”






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