Ecco quanto emerso dall’assemblea pubblica di ieri sera in Piazza Buondelmonti, organizzata a pochi metri dal Comune di Impruneta.
Cosa cambierà adesso? Forse niente, forse tutto. La domanda è lecita dopo l’assemblea pubblica di ieri sera in Piazza Buondelmonti, indetta per intercettare adesioni rispetto ad una battaglia condotta da alcuni commercianti, artigiani, cittadini: Impruneta conta gli oppositori alla nuova viabilità del capoluogo e si organizza. Ecco l’estrema sintesi della faccenda: centocinquanta mal contati i presenti riuniti attorno al Pozzo per ascoltare i coordinatori dell’incontro deciso mercoledì scorso (leggi qui) e promosso in pochissimi giorni, giusto il tempo di decidere una linea comune e predisporre il materiale necessario. Prima delle ferie, cercando un giorno “libero” rispetto agli eventi serali. Eccolo: lunedì 8 luglio.
Megafono, appunti ed una ricerca di consenso che possa allargare il fronte anti-viabilità. La semplifichiamo in questo slogan – “fronte anti-viabilità” – ma sono gli stessi organizzatori a spiegare meglio. Da una parte quei negozianti che da due mesi circa si sono riuniti in assemblee e incontri privati per definire le mosse da effettuare, tra i più attivi ritroviamo gli stessi che hanno partecipato ai due “tavoli di lavoro” avanzati dal Comune di Impruneta, risultati piuttosto vani: Iacopo Faini, Francesca Paterna, Sergio ed Elisa Sbrocchi, Alessandro Morrocchi ma anche Carlo Mattioli, Claudia Berti, Sara Colombi. Dall’altra cittadini più o meno in disaccordo con le decisioni amministrative, interessati dalla questione in quanto imprunetini, alcuni partecipi attraverso contributi personali.
“Non siamo noi ad aver abbandonato il tavolo di lavoro”, hanno affermato i predetti commercianti riferendosi al comunicato diffuso dalla forza di maggioranza Impruneta Rip@rti (leggi qui). Poi, da parte di Sergio Sbrocchi e Francesca Paterna, una breve sintesi di questi mesi di incontri, tentativi, istanze naufragate: “Abbiamo una richiesta sola, come riportata anche all’amministrazione comunale. Ci va bene tutto il resto, non discutiamo altro ma chiediamo che venga ripristinato il flusso proveniente da sud e diretto in Piazza Buondelmonti: chiediamo dunque il doppio senso in Via Mazzini, così da far nuovamente entrare in paese le auto da Piazza Nova ma anche dalle Sodera e da Greve.”
Ancora una volta, poi, è risuonata in piazza Buondelmonti la cifra prorompente più volte riecheggiata tra i sampietrini imprunetini: 120.000 euro di incassi in meno in quattro mesi, conteggiati sui prodotti di monopolio venduti dall’attività di Sergio Sbrocchi, numeri che testimonierebbero un netto calo di clienti e pertanto un minor flusso di persone che si fermano, entrano nei negozi, acquistano.
“Questa battaglia non appartiene a nessuno schieramento politico’’, hanno sottolineato gli intervenuti. A chiusura dell’incontro, durato circa un’ora, sono intervenuti alcuni cittadini presenti, dicendo la loro: c’è chi ha sollevato la questione di aver spostato il traffico in via delle Fornaci, “strada che non può sostenerlo e dove le auto vanno troppo veloci”; chi ha parlato di una seconda batosta sociale ed economica dopo quella, in parte rimarginata, della chiusura delle scuole medie in piazza Accursio da Bagnolo; chi ha citato un “commercio mordi e fuggi” che adesso, con questo nuovo sistema viario, non è più possibile, arrecando danni alle casse dei negozianti.
Tra i timori sollevati dall’assemblea, c’è anche quello di un’Impruneta potenzialmente svuotata – se questo sarà l’andazzo – di servizi, il più citato è stato quello delle Poste: “Ora la gente va direttamente a Tavarnuzze”.
Cosa hanno chiesto i promotori dell’assemblea?
In una parola: adesioni. L’incontro di ieri sera è nato per lanciare l’idea della costituzione del “Comitato Viabilità Impruneta”, entità non astratta bensì giuridicamente riconosciuta per portare avanti in maniera formale iniziative, richieste, manifestazioni: “Abbiamo bisogno di forze, la vostra voce per far sentire ancora più forte la nostra. La volontà è quella di andare tutti nella stessa direzione e creare un gruppo che possa opporsi ad una decisione che ci è stata imposta. Il nostro intento è quello di farsi unico interlocutore anche con Città Metropolitana e Regione Toscana, dato che con il Comune non sembrano esserci aperture”.
I promotori, poi, hanno invitato da subito i presenti ad unirsi al nascente Comitato, sottoscrivendo piccoli moduli di iscrizione: circa 120 le firme raccolte ieri sera, i commercianti hanno poi ricordato che si potrà aderire anche nei prossimi giorni presentandosi nei negozi “Le Amelie” o “Ottica Vale”. E ora? Terminata con un niente di fatto la via diplomatica dei “tavoli di lavoro”, è ufficialmente scontro aperto tra una parte di imprunetini e l’amministrazione, in attesa di una contromossa di quest’ultima (se ci sarà): nei prossimi giorni sarà creato il Comitato, sono già state create pagine social del fronte anti-viabilità e c’è già la data della prima riunione del nuovo ente, lunedì 15 luglio alle ore 21:30 al Cinema Buondelmonti.