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Viabilità Impruneta, stop alla via diplomatica: commercianti e cittadini indicono un’Assemblea pubblica. Poi il Comitato.

Il Comune di Impruneta va avanti per la sua strada e i “tavoli di lavoro” son già finiti: ecco perché commercianti e cittadini tentano la via “dimostrativa”. Dopo l’Assemblea nascerà il Comitato.

Sospensione di’ confronto, si principia ad avviare i’plateale.
Ciò che stiamo per raccontarvi ricorda un pò la scena di un film che tutti conosciamo, quella frase pronunciata dal Forconi che va rivisitata in chiave imprunetina, anno 2024. “Lazzerini ti voglio bene”: i protagonisti della vicenda avrebbero da obiettare sul titolo di questo film, per loro privo di comicità. Parliamo di circa 25-30 piccoli e medi imprenditori e di residenti imprunetini che stanno subendo un danno ingente rispetto al cambio di viabilità vigente da marzo scorso, economico e pertanto di qualità della vita. 

“Ora basta, dobbiamo trovare altre strade”, la voce unanime dei presenti all’incontro di ieri sera al Cinema Buondelmonti ovvero commercianti iscritti e non al “CCN il Pozzo”, fornacini, ambulanti, cittadini interessati.

Quali strade?
Fallita e pertanto abbandonata la via diplomatica, è l’ora di passare al piano B ed organizzare qualcosa di maggior impatto. Una manifestazione sotto il Comune? Una lettera al prefetto? Una giornalata?
Ecco l’idea vincente: un’assemblea pubblica che possa spiegare la reale difficoltà dei commercianti lesi e gli eventuali disagi per gli imprunetini, coinvolgere la cittadinanza su un tema trasversale e raccogliere adesioni per la creazione di un Comitato, ovvero un ente che rappresenti formalmente un collettivo.

Da marzo in via sperimentale e ufficialmente da maggio 2024, il sistema viario del capoluogo è stato rivoluzionato: nessuna auto in piazza, parcheggi distribuiti nel centro storico, senso unico di Via Mazzini. Qual è il problema centrale che ha causato un minor flusso di persone, dunque anche di clienti? A detta dei commercianti, se entri in piazza dal lato nord e non trovi parcheggio alla prima, esci sulla direttrice sud e non hai possibilità di tornare indietro se non percorrendo il “giro largo”, ovvero la circonvallazione e rientrando da Tuttauto. Tale problematica è vissuta anche da coloro che provengono da Strada in Chianti o in zona Sodera. Un’azione faticosa che i più non effettuano, andandosene da Impruneta senza aver consumato. Risultato: “In circa 4 mesi, considerando soltanto i prodotti di monopolio, ho perso 120.000 euro di incasso (che non coincide con il guadagno netto)”, dati esemplificativi di un negoziante portati a conoscenza di sindaco e assessori.

Della serie, bella la piazza pedonalizzata ma…”Come sarà Impruneta tra qualche anno se tali sono le condizioni? Quante saracinesche rimarranno in piedi? Quanti servizi, come Poste o sportelli bancari, saranno delocalizzati a causa di numeri che non tornano più?”. Queste le domande sollevate dai presenti.

Dalla riunione di ieri sera, mercoledì 3 Luglio

La prima riunione tra commercianti si è tenuta il 2 maggio ed era successiva ad un incontro tra esercenti e giunta comunale non proprio idilliaco. Due mesi esatti dopo, i passi avanti effettuati sono pari a zero. Nel frattempo, in 60 giorni, si è tentata la via diplomatica sopra citata che riassumiamo: una rappresentanza del tessuto commerciale imprunetino composto da Sergio Sbrocchi, Francesca Paterna, Iacopo Faini, Elisa Sbrocchi e Alessandro Morrocchi ha accolto la proposta del sindaco Lazzerini di partecipare a “tavoli di lavoro” alla presenza del primo cittadino e degli assessori Laura Cioni e Marco Canuti. L’idea è durata quanto un gatto in tangenziale: in estrema sintesi, nel primo tavolo i commercianti hanno chiesto una parziale modifica alla viabilità, proponendo il ripristino di Via Mazzini a doppio senso per consentire il ritorno delle auto in piazza Buondelmonti da piazza Nova; nel secondo incontro il sindaco ha comunicato il diniego ad accogliere tale istanza, informando che la viabilità rimarrà così per almeno 12 mesi (a partire da maggio). Tra un anno, ne riparleremo. 

Da qui, la necessità dei commercianti di cambiare strategia e pensare ad atti maggiormente “fastidiosi”, definiti nell’adunata di ieri sera. Lunedì 8 luglio, alle ore 21:15 (luogo ancora da decidere), sarà indetta un’assemblea pubblica a partecipazione libera per raccogliere contributi e parlare della nuova viabilità di Impruneta. Contestualmente, lo ricordiamo, c’è una petizione avviata che sfiora le 1000 firme, soglia che se superata, genererà la possibilità automatica di poter richiedere un referendum abrogativo sulla viabilità di Impruneta. 

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