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Impruneta Futura passa in maggioranza, intervista all’ex candidato sindaco Matteo Aramini

Ad inizio 2023 la lista civica Impruneta Futura nasceva per prepararsi alle elezioni e sfidare il Partito Democratico confluito in Impruneta Rip@rti. Due anni dopo, Febbraio 2025, Impruneta Futura ha comunicato l’ingresso proprio all’interno di quella maggioranza che aveva sfidato (perdendo per 140 voti circa). La tentata impresa di allora è diventata la resa di oggi, questa potrebbe essere una chiave di lettura; oppure le vicende successive hanno suggerito all’Impruneta Futura odierna di affiancare il governo del territorio per portare, con maggior impatto, le proprie istanze nel palazzo comunale.

Oltre le supposizioni c’è il dato di fatto: David Biagiotti, unica figura rimasta a rappresentare la lista civica in Consiglio Comunale, sarà un consigliere di maggioranza. Non conosciamo ancora i dettagli, se a lui saranno assegnate deleghe o ruoli politici mentre le prime reazioni arrivate a mezzo stampa dall’opposizione (Voltiamo Pagina) hanno parlato di “truffa elettorale”. Sicuramente l’elemento della coerenza politica non è secondaria ed i 2049 votanti che avevano scelto Impruneta Futura in quanto alternativa all’establishment dovranno ingoiare il boccone. Noi, invece, ci siamo chiesti: “Cosa penserà di questa mossa politica l’unico candidato sindaco della storia di Impruneta Futura, Matteo Aramini?”.

Aramini, lo ricordiamo, preferì dimettersi da Impruneta Futura per concorrere alle politiche di Firenze come candidato consigliere di Azione e, pertanto, non ha, da Marzo 2024, più alcun ruolo all’interno della lista civica che rappresentò nel 2023. Tuttavia Aramini fu tra i fondatori della lista, in quanto scissionista dal PD ed ex Assessore ed ha sicuramente giocato un ruolo fondamentale nell’ascesa del movimento: per di più all’interno del logo depositato di Impruneta Futura c’è ancora (e ci sarà fino a fine mandato di governo) il suo nome.

Aramini si aspettava questa “annessione” di Impruneta Futura?
Premetto che Impruneta Futura ha piena autonomia di prendere la strada che adesso ritiene più opportuna e che non ho elementi di valutazione, non avendo più contatti, dalle mie dimissioni, con la mia ex lista civica. Ovviamente però, da fondatore ed ex candidato sindaco, non condivido la decisione di questo passaggio. Ripeto si tratta di una valutazione esclusivamente personale.

Lei avrebbe assecondato il passaggio, qualora fosse rimasto in carica?
Assolutamente no. Uscivo dal PD e in quanto tale stavamo creando una nuova realtà come Impruneta Futura: se avessi voluto giocare di strategia o pianificare trattative lo avrei fatto rimanendo all’interno del Partito Democratico.

Da primo partito di opposizione, quasi capace di scalzare il PD dal governo del territorio, ad entrare nella coalizione di maggioranza: è un tradimento della fiducia degli elettori?
La fiducia elettorale, sicuramente già destabilizzata dopo la mia uscita, ora potrebbe essere totalmente compromessa e disattesa: chi ha votato Impruneta Futura ha votato un’ipotesi di alternativa politica che non è andata a dama per un pungo di voti; è ovvio che questo allineamento potrebbe non soddisfare l’elettorato e segnare un nuovo percorso rispetto a quanto realizzato finora.


Quali sono, secondo lei, i motivi che hanno portato a tale scelta?
Non ho le adeguate conoscenze per esprimermi e mi ripeto nel prendere le distanze da tale decisione. Credo fortemente che, se fosse rimasto tutto com’era post elezioni, questo non sarebbe accaduto: mi prendo sicuramente una parte di responsabilità in quella che e’ stata una scelta personale. Le liste civiche spesso si basano su nomi e cognomi, pertanto le mie dimissioni da consigliere comunale e l’uscita dalla lista hanno generato, immagino, un terremoto. Orlandini è entrato in maggioranza passando dal Gruppo Misto, Merenda rappresenta il Gruppo Misto, ora Biagiotti che si affianca a Impruneta Rip@rti.

Possiamo dire che, dopo la tua uscita di scena, è mancata una figura leader che potesse trainare Impruneta Futura nel mandato, dunque verso le prossime elezioni?
Non sta a me giudicare, quando lasciai il mio ruolo dichiarai di aver lasciato il movimento in buone mani, lo ritengo ancora, malgrado quanto accaduto.

Ritiene che le due realtà politiche siano realmente concilianti?
In un territorio piccolo come Impruneta certe tematiche non puoi che condividerle ed i temi toccati nella campagna elettorale di Impruneta Futura e Impruneta Rip@rti erano i medesimi in termini di macro contenuti (Ex Stazione, Sedi Rionali, Casa della Comunità, Parco Pali, ecc). Quello che cambiava radicalmente, a mio avviso e ci tengo a precisarlo, era l’articolazione delle nostre proposte e le modalità con i quali venivano trattati questi argomenti, anche grazie al valore aggiunto di avere in squadra due assessori uscenti com’eravamo io e Sabrina Merenda. Pertanto direi allineati nelle tematiche macro si, ma divergenti nell’approccio alle stesse e talvolta anche nelle soluzioni. Sarà interessante capire e vedere che ruolo giocherà, in questo nuovo assetto politico, Impruneta Futura.

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