Dopo il comunicato stampa ufficiale delle sette fornaci di Impruneta a marchio CAT, il sindaco di Impruneta Riccardo Lazzerini risponde non a mezzo stampa bensì via social: proprio dalla sua pagina Facebook, per completezza d’informazione, riprendiamo la replica.
Sono rimasto sorpreso da quanto apparso oggi sui quotidiani locali e, in qualità di Sindaco, insieme all’Amministrazione comunale, desidero fare alcune precisazioni. Nei giorni scorsi, a seguito di un confronto telefonico con ciascuna delle fornaci, è stato raggiunto un accordo secondo cui l’Amministrazione provvederà già nella giornata odierna alla rimozione dei manufatti posizionati di fronte al Municipio. Parallelamente, questa Amministrazione auspica che le fornaci storiche rispettino gli impegni presi, mantenendo sul posto sia le opere donate sia quelle facenti parte dell’installazione “7 volte 7” dell’artista Patrizio Travagli.
Gli fa seguito Confartigianato Imprese Firenze, con il segretario generale Jacopo Ferretti, il quale si fa sentire sul caso sollevato dalle sette fornaci storiche sotto il marchio CAT.
“Sappiamo che la produzione del cotto non si limita alla sola zona di Impruneta, ma quando si parla di cotto le imprese imprunetine devono essere in prima fila, altamente valorizzate e riconosciute. Tutte queste imprese vivono e hanno vissuto anni complessi, per i rincari e adesso per il clima di incertezza determinato dai dazi e dal nazionalismo economico. Siamo convinti che quello spazio, la storica e iconica Piazza Buondelmonti, spettasse di diritto alle imprese locali, senza nulla togliere alle altre ugualmente di valore, ma non di Impruneta. Resta sullo sfondo la necessità di far capire meglio il valore del “marchio Impruneta”, soprattutto all’esterno, garanzia di qualità, pregio, rispetto per la tradizione. Auspichiamo maggior impegno in tal senso da parte di tutti”.
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