Il Consigliere Comunale della lista “VIVA – Cittadini per Greve in Chianti” Fabio Baldi interviene sullo stato dell’arte del territorio grevigiano, a seguito dell’ultimo Consiglio Comunale. Nel dettaglio:
“Greve in Chianti, un Comune al collasso: 4 milioni in cassa e non si fa nemmeno la manutenzione straordinaria di scuole ed impianti. Nell’ultimo Consiglio Comunale la maggioranza ha approvato una variazione al Bilancio ed al Piano delle Opere Pubbliche che prevede ben 4,5 milioni di € di lavori e nuovi interventi.
Sono i progetti che ogni anno da inizio legislatura (ed alcuni da quasi dieci anni) vengono promessi e riapprovati con maggiori costi e naturalmente finanziati con gli stessi soldi nell’anno precedente. L’esempio classico è il famoso parcheggio al Passo dei Pecorai, messo nel posto più sbagliato possibile e che è arrivato al raddoppio del costo. Ma ancora l’esproprio non è arrivato, ci hanno detto ancora una volta.
Ma il bilancio consuntivo al 31.12.2022 del Comune evidenziava una situazione ancora peggiore: è più di 11 milioni l’avanzo di amministrazione perché ben 6,5 milioni di € devono essere accantonati per garantire 5,5 milioni di € di crediti (multe,IMU, Tari) che il Comune non riesce a riscuotere. Poi molti altri soldi sono accantonati per i troppo numerosi contenziosi che ogni mese vengono aperti.
Quello che appare però davvero drammatica è l’incapacità non solo a progettare il nuovo ma anche addirittura a manutenere ciò che le amministrazioni precedenti hanno realizzato. Pensiamo alle scuole primarie di Greve e Panzano che sono chiuse o fatiscenti, al Centro Civico di Panzano (senza tetto da un anno ormai), alla scuola primaria di Strada che ha diverse criticità.
Pensiamo agli impianti sportivi chiusi come il Palazzetto di Strada in Chianti, la palestra di Greve inagibile per il pubblico, il campo di calcio di Panzano inagibile da Agosto, la piscina di Greve dove piove in più punti del tetto e dove da anni il Comune tenta senza successo di appaltare lavori essenziali alla migliore funzionalità dell’impianto.
I piccoli impianti nei giardini pubblici sono spesso inagibili ovvero campi arati dalla disattenzione e dall’incuria di anni. I pochi interventi fatti nei giardini pubblici, come a Greve in Chianti, sono stati realizzati con attrezzature inidonee perché troppo fragili e non sempre protetti da tappeti anticaduta: così spesso i ragazzi si autorganizzano con una semplice rete da pallavolo.
Insomma alla fine della legislatura i problemi sono ancor più gravi di quanto fossero all’inizio nonostante il profluvio di risorse economiche che sono arrivate per i Comuni di tutta Italia.
E la situazione non è diversa fuori dai centri abitati maggiori dove il taglio forsennato e non controllato dei boschi, l’incuria dei proprietari e diversi eventi atmosferici estremi (ma a cui dobbiamo abituarci) sta mettendo a rischio la tranquillità e non solo la bellezza del nostro territorio: ma di questo come della stanca ripetizione di manifestazioni promozionali, dei ritardi nei progetti PNRR e delle contestazioni avanzate dalla Corte dei Conti sui bilanci consuntivi 2017,2018 e 2019 vi parleremo più avanti.”





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