Notizie in Tempo Reale dal Territorio

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Greve in Chianti, grande successo del progetto di vicinanza e compagnia “Racconti al telefono”

Dario ha chiesto una lettura per i genitori che vivono da soli, in campagna, Giuseppina ha pensato alla sua bambina che ama i racconti di fantasy, Alessandro invece ha voluto soddisfare il desiderio del figlio che da tempo chiede di stabilire un contatto ravvicinato con i fantomatici ‘assistenti’ di Babbo Natale. E poi c’è Miriam che ha rivolto una dedica alla mamma, rimasta vedova da qualche mese. Come persino un gruppo di amici, Francesca, Vittoria, Letizia, Iacopo, Stefano, Laura, che al gran buffet della sera di San Silvestro, hanno chiesto una lettura per se stessi, da degustare e condividere nell’intimità della casa di uno di loro, addobbata a festa.

Un rituale letterario per finire l’anno in bellezza e celebrare l’arrivo del 2025. Esiste un filo rosso, invisibile ma realistico, che unisce e mette in connessione le storie di queste persone e molte altre, cittadini e cittadine di Greve, Firenze e di varie zone del Chianti. Un elemento comune, una carezza che ha toccato il cuore di tutti loro attraverso la forza e la potenza espressiva della narrazione, della lettura ad alta voce di poesie, fiabe e novelle, evocate a distanza.  

Anche quest’anno  i “Racconti al telefono” hanno bussato alle porte dei chiantigiani, sono entrati con delicatezza nelle vite dei destinatari delle letture e hanno dispensato decine di emozioni, sorrisi, momenti di allegria, umanità ed inventiva. E’ quanto ha sperimentato il progetto dalla duplice valenza sociale e culturale, promosso e organizzato dal Comune di Greve in Chianti, nato al tempo del Covid da un’idea e dalla collaborazione fattiva dei volontari Claudia Piccini e Daniele Locchi, appassionati operatori culturali, autori di racconti e fiabe per i più piccoli. L’iniziativa che si propone di esprimere vicinanza e compagnia, in particolar modo alle persone fragili, a coloro che vivono sole e sono lontane dai loro affetti, agli anziani e ai bambini, narrando storie al telefono, anche quest’anno ha fatto centro e continuando a meravigliare e commuovere fino al 6 gennaio 2025.

Sono circa cinquanta le telefonate letterarie che, in questi giorni di festa, Claudia e Daniele hanno regalato a cittadine e cittadini di ogni età.  

“Abbiamo ricevuto numerose richieste – spiegano – soprattutto da parte di figli adulti che ci hanno chiamato per dedicare delle letture ai loro genitori anziani, e anche tante coppie che hanno voluto allietare il Natale dei loro bambini amplificando la magia che avvolge il gesto del dono, particolarmente sentito in questo periodo dell’anno”.  “Le persone rimangono senza parole – continuano – ascoltano in silenzio, persino i bambini si concentrano sulla nostra voce senza proferire parola, alcuni ridono, altri si commuovono e questa è la cosa più bella, scriviamo e leggiamo per donare agli altri un’emozione”.

“Sovente la telefonata non termina con la conclusione della lettura – precisano – in molti casi il dialogo formale si trasforma in un’allegra chiacchierata che fa sentire soprattutto gli anziani meno soli, sono tante le persone che colgono l’occasione per raccontare qualcosa di sé, per aprirsi…e così, con grande naturalezza, ci permettono di scivolare nelle loro vite. E’ una bella sensazione che conferma quanto la cultura possa tradursi in un potente strumento di connessione ed empatia tra le persone”.

Ai volontari è capitato di ricevere anche delle richieste di dediche amorose, solitamente dall’innamorato all’innamorata, e di persone che hanno prenotato la lettura semplicemente per se stesse. “Alcuni ci hanno riferito – rimarcano – che ascoltare le fiabe al telefono è come riavvolgere il nastro, tornare bambini e ripescare ricordi d’infanzia nella memoria più remota, lontano dal groviglio di immagini e informazioni digitali che ogni giorno accalcano la nostra mente, concentrarsi sulla lettura di una o due voci, come siamo soliti fare per animare i racconti  permette agli uditori di mettere alla prova capacità di immaginazione, competenze emotive, voglia di sognare”.  

Anche la vicesindaca di Greve in Chianti Monica Toniazzi ha pensato ad una sua cara amica, ospite della Rsa Botticelli di Strada in Chianti, alla quale ha fatto ricevere la telefonata di un racconto inedito di Claudia Piccini sul tema dell’amicizia.

“La parola chiave che definisce e caratterizza la qualità del progetto è condivisione – commenta – la nostra è un’iniziativa che, pur essendo nata in un momento di emergenza sociale e sanitaria, è andata avanti riscuotendo ogni anno un consenso sempre maggiore, come attesta il dato complessivo del bilancio: nei quattro anni di vita sono stati richiesti circa 500 racconti al telefono, concentrati nel solo mese delle festività natalizie. Questo non fa altro che dimostrare che la cultura, intesa come espressione e forma di conoscenza accessibile a tutte e tutti, è un collante straordinario per la tenuta sociale della nostra comunità, attiva relazioni, contrasta la noia e l’isolamento, favorisce curiosità e capacità immaginazione”. E conclude: “Grazie al supporto dei volontari che ci hanno permesso di realizzare il progetto vorremmo estendere l’iniziativa e individuare nuove declinazioni culturali e sociali dei racconti al telefono costruendo una vera e propria rete di lettori e lettrici anche con il possibile coinvolgimento del mondo giovanile”.

I testi che sono andati per la maggiore oscillano tra i classici legati al Natale, le raccolte di poesie, i racconti e i romanzi del Novecento, i capolavori della letteratura contemporanea, italiani e stranieri. I lettori hanno richiesto “Il Natale di Martin” di Lev Tolstoj, “Canto di Natale” di Charles Dickens e alcuni testi scritti dalla stessa lettrice “Il mio più bel Natale”, “Quando la vita ti fa un regalo”, “Giovannino e il quadro della fantasia”. Daniele Locchi si è cimentato nell’interpretazione di racconti ironici in vernacolo composti da lui stesso e brani tratti da “Storie di aria di terra e di mare” e “E la storia cominciò” di Roberto Piumini”.

Altri racconti sono stati tratti da “La vigilia di Natale di Andrea Antognini”, “Natale a Regalpetra” di Leonardo Sciascia, “Il pianeta degli alberi” di Natale di Gianni Rodari, “La Festa di Natale” di Carlo Collodi, “I figli di Babbo Natale di Italo Calvino”, “Ce n’è troppo di Natale” di Dino Buzzati, “Il Presepe di Don Camillo e Peppone” di Giovanni Guareschi, “La città smarrita nella neve” di Italo Calvino. Nella rosa delle letture più gettonate spiccano anche alcuni brani di opere di Giovanni Verga, Daniel Pennac, Jonathan Swift.

Torna in alto