Non ce l’ha fatta il Grassina. L’operazione ripescaggio che ha impegnato la società rossoverde per tutta l’estate alla fine si è conclusa con un nulla di fatto. Colpa della riammissione della Sambenedettese che, nonostante i tanti dubbi sollevati dai media vicini all’ambiente marchigiano, sembra ormai cosa fatta. Con il ritorno fra i Dilettanti dell’importante piazza in provincia di Ascoli, i giochi in Serie D sembrano ormai definitivamente conclusi: la X nel Girone F è pronta ad essere liberata.
Resta un po’ di amarezza soprattutto per i tempi e per i modi in cui si è sviluppata questa complicata estate. E’ davvero credibile un calcio dilettantistico che fino al 15 settembre non ha idea di quali e quante società compongano il campionato di Serie D, quello che ormai da anni secondo gli addetti ai lavori si sta evolvendo verso il rango del semi-professionismo? Com’è possibile che per ufficializzare gironi, calendari, squadre partecipanti al campionato si debbano sempre aspettare gli infiniti tempi della giustizia sportiva italiana?
Niente da fare allora per il Grassina, che aspetta di conoscere il calendario del Girone C di Eccellenza in cui è stato inserito. Un raggruppamento di livello, con Figline e Fortis che sembrano mezzo passo davanti a tutti, ma i rossoverdi hanno le carte in regole per disputare un’annata di alta classifica. In tal senso risultano importanti gli acquisti di Mulas (laterale destro classe ’96) e Viligiardi (centrocampista classe 2000) che aggiungono qualità ed esperienza al gruppo di mister Pozzi.
La querelle estiva dei ripescaggi di Serie D è probabilmente giunta ad una conclusione. Saremo anche il campionato dei campioni d’Europa, ma a livello federale rimangono lacune enormi sul piano organizzativo.