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Elezioni comunali

Gioia Rufina. Sequi: “Corto muso”, il mister: “Giocato con la radiolina”

Niccolò Diotaiuti, tecnico della Rufina, parla con la voce affaticata dopo tanta gioia, tanti canti, tanto sudore. Infatti chiede immediatamente scusa per il tono basso, poi ci riprova. In sottofondo, “Gli Anni” di Max Pezzali: “Non eravamo noi i primi, all’inizio di questa giornata. Ma io dico sempre che il lavoro paga: i ragazzi mi ascoltano sempre, anche contro la Rignanese l’avevamo già chiusa dopo venti minuti. Poi sì, ci siamo messi a giocare con la radiolina, aspettando notizie da Affrico-Antella: è andata bene. Siamo esplosi, bellissimo”. Dalla panchina una sofferenza continua: “Abbiamo giocato due partite in una, mentre la Rignanese seguiva il match fra Montelupo e Dicomano. E alla fine ce lo siamo meritati”. Un po’ di dediche nel finale: “A mia moglie che mi ha sopportato ogni giorno durante questo intenso campionato, che mi ha visto cambiare d’umore a seconda di vittorie o sconfitte. E poi un pensiero a tutta la società, dai dirigenti a chi prepara da mangiare, fino a chi ci permette di allenarci per il meglio durante la settimana. E’ una grande gioia anche per loro, è giusto che la festeggino come si deve”.

Da “Gli Anni” a “Urlando contro il cielo”, passando per la più classica “We are the champions” che si sposa così bene nei giorni di aprile e maggio, quando i campionati si chiudono e le promozioni si festeggiano. Il microfono passa velocemente fra le mani del capitano Alessandro Sequi, emozionato, sfinito, sorridente: Max Allegri lo chiama corto muso. Ed è una gioia immensa aver vinto in questa maniera, dopo una stagione così equilibrata. Un campionato intenso, combattuto fino all’ultimo secondo: ora non ci rimane che festeggiare”.








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