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Gimmi D’Aquino è campione italiano! Al ripolese (antellese!) il titolo K1 Pro kg. 58.500







Fatti tanti, parole poche.Come si addice a chi lo sport lo ama e lo pratica, ad un certo livello, con un conclamato successo.  Il ripolese e antellese Giacomo D’Aquino – Gimmi per gli amici e “the Turkish” per l’ambiente sportivo da combattimento – è tornato: Campione italiano PRO K1 rules kg 58.500. Quattro riprese dominate sul ring della Disco Faraon di Fiumicino, quattro riprese vinte contro il campione in carica Muay Thai Federico Fava.
Colpo dopo colpo, senza mai andare in affanno e lasciare il centro del ring: nessun calo fisico malgrado la prolungata assenza dalle gare, sempre all’attacco con combinazioni di braccia che sfiancassero l’avversario.  Studio, preparazione fisica, teorica e mentale, predisposizione, rapidità d’esecuzione.
Gimmi, già campione mondiale Muay Thai nel 2017 (tra i dilettanti) aveva combattuto l’ultima volta il 1° dicembre 2019, conquistando il primo titolo da PRO nel Super fighter di Milano. Da allora, in questi 15 mesi, ne sono accadute di ogni, le più fuori dal ring: il Covid anzitutto, reo di aver sospeso le competizioni sportive; l’inaugurazione di una nuova sede del Team Marceddu Firenze Sud, nell’estate 2020 alla casa del popolo di Grassina, per lui che col compagno Francesco Valtancoli ne è fondatore e allenatore; infine, storia recentissima, la nascita del figlio Lucio che lo ha reso per la prima volta babbo.  Eppure Gimmi non ha rinunciato alla sua disciplina, ha mantenuto la forma allenandosi negli spazi messi a disposizione dagli amici, assieme a Cecco e al coach di sempre Gianpietro Marceddu (alla palestra CSC, Centro Sport da Combattimento), fino al giorno dell’incontro-scontro: domenica 28 febbraio, in casa dell’avversario, a Fiumicino. Qui, nel clima surreale delle porte chiuse, trasmesso in diretta dall’applicazione FLS Sport, l’antellese ha domato l’ansia pre-ring e ha dato fondo alle sue doti da combattente.  “Avevo visto combattere Federico Fava a Roma lo scorso ottobre e conoscevo il suo modo di muoversi, i suoi punti “scoperti”. E’ partito aggressivo ma dopo pochi minuti ha capito che sarebbe stata una giornata difficile.” E’ il secondo successo da PRO, il più importante della carriera che lo conferma il migliore nella disciplina K1 in Italia, con un pensiero – neanche troppo velato – ad una convocazione per giocarsi il titolo europeo: “Si, ci spero”. E noi con lui.
Intanto Gimmi non ha ancora abbassato le braccia, rivolte al cielo nel segno liberatorio di un nuovo inizio ed è tornato all’Antella: diventato uno degli sportivi ripolesi più titolati, può godersi adesso la nuova scintillante cintura, sua per almeno un anno.






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