Ieri, giovedì 27 marzo, i Carabinieri della Stazione di Bagno a Ripoli hanno tratto in arresto due soggetti, un albanese classe 92 e un romeno classe 86, in flagranza del reato di furto aggravato in concorso commesso all’interno dell’impianto sportivo A. Pazzagli di Grassina. Il nostro giornale vi aveva già raccontato la notizia dalle tinte piuttosto assurde, data la refurtiva derubata e poi restituita, tra le quali vi erano olio, merendine, palloni…ma non solo. In particolare, alle prime luci del mattino, nel corso di uno specifico servizio svolto per contrastare i fenomeni di furti nelle abitazioni e negli esercizi commerciali in tutta l’area del Comune di Bagno a Ripoli, i militari, durante i controlli nell’area di Grassina e dell’Antella, hanno notato due persone uscire dal cantiere della variante Chiantigiana e riporre all’interno di veicoli lì parcheggiati alcuni sacchi neri colmi di materiale non visibile.
I Carabinieri decidevano dunque di fermare l’autovettura, ripartita in direzione via chiantigiana, sottoponendo a controllo i due soggetti presenti e identificandoli. Durante l’accertamento svolto sul mezzo venivano rinvenuti i citati sacchi neri, che al loro interno custodivano celati capi di abbigliamento e attrezzature sportive della compagine sportiva ASD Grassina, oltre ad una copiosa quantità di generi alimentari. Subito si comprendeva che detto materiale poteva essere stato sottratto dall’impianto sportivo A. Pazzagli, facilmente raggiungibile attraverso il cantiere di via Antella.
Nella disponibilità di uno dei due soggetti venivano rinvenuti inoltre poco meno di 200 €, in banconote e monete. Il successivo sopralluogo presso il centro sportivo consentiva di accertare che era stato forzato il cancello di ingresso e che anche la porta d’accesso all’area bar/ristorante risultava aperta con forza, oltre a constatare l’effettiva asportazione di tutto quanto rinvenuto nell’autovettura dei due soggetti sottoposti a controllo. Al termine di tutti gli accertamenti eseguiti, i due uomini venivano dichiarati in stato di arresto per furto aggravato in concorso e, su disposizione della Procura della Repubblica di Firenze, tradotti presso le camere di sicurezza della Stazione di Santa Maria Novella, in attesa del rito direttissimo.
Nei confronti del soggetto tratto in arresto vige la presunzione di innocenza e l’eventuale responsabilità penale sarà accertata solo all’esito del giudizio davanti al competente giudice, a fronte di sentenza passata in giudicato.