La Testa di Medusa, scolpita dal Giambologna torna nella sua collocazione originaria, ovvero la fonte della fata Morgana di Grassina. Lo ha deciso la Corte di Cassazione con una sentenza, pubblicata in questi giorni, confermando la confisca dell’opera, che ora tornerà al suo posto: nel complesso architettonico del Ninfeo della Fata Morgana, creato dal Giambologna nel 1572 sulle colline grassinesi.
L’opera d’arte, asportata probabilmente nel secolo scorso, era stata sequestrata a ottobre 2023 dai carabinieri, pochi giorni prima che fosse messa all’asta. La scultura era finita in casa di una nobildonna fiorentina che l’aveva ricevuta in eredità e che dopo il sequestro aveva fatto ricorso. Ma per i giudici della Corte di Cassazione, quel sequestro è stato assolutamente legittimo perché l’opera era stata asportata senza autorizzazioni.
“In conseguenza di ciò – sottolinea la Corte -, la relativa confisca deve essere obbligatoriamente disposta anche se il privato non è responsabile dell’illecito”. Nel 1996 l’intero complesso della Fata Morgana era stato ceduto al Comune di Bagno a Ripoli e nel 1997 la scultura era stata indicata come scomparsa.
“Una bellissima notizia – commenta sui social il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti – la Testa di Medusa attribuita al Giambologna potrà essere riportata nella sua casa originaria, la Fonte della Fata Morgana, da dove era scomparsa tanti anni fa. Adesso la Medusa potrà essere restituita alla collettività. Ci attiveremo subito, come proprietari della Fonte, per riportarla al ninfeo, tutelarla e valorizzarla al meglio, in modo che tutti possano ammirarla nel luogo, magico e bellissimo, da cui proviene”.
La testa di Medusa, come sottolineato anche nel blog del fotografo Andrea Rontini, era posizionata all’esterno della Fonte della Fata Morgana in una nicchia rinominata Fontana dei Viandanti. Diversamente la statua del Giambologna raffigurante Venere o Morgana dimorava all’interno del ninfeo e lì rimase fino al 1753, anno nel quale fu trasportata e esposta nella galleria della vicina Villa Il Riposo, dove venne attenzionata e poi acquisita da un antiquario inglese nel 1768.
In questa foto scattata da Andrea Rontini vi è la nicchia dove era posizionata storicamente la testa di Medusa.
In questa seconda foto scattata ancora da Andrea Rontini, invece, interna al ninfeo voluto da Bernardo Vecchietti, era sistemata la Venere o Morgana del Giambologna (che riportiamo sotto). Ricordiamo che il Ninfeo è stato donato al Comune di Bagno a Ripoli nel 1996.