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Firenze perde pezzi…e identità: chiude un’altra edicola

Firenze continua a perdere pezzi, presidi di comunità e umanità, riferimenti del Novecento ormai distante oltre 20 anni che non riescono a sopravvivere a questa nuova epoca digitale. Omologate nel tragitto della globalizzazione, le città si svuotano di “caratteristi” che donano e incarnano l’identità cittadina e si riempiono di copie vuote, rintracciabili ovunque in maniera immutabile.

In questo processo di abbandono, le edicole sono tra le attività più colpite, destinate a cambiare per non scomparire in via definitiva: l’ultima notizia riguarda la chiusura del chiosco in Piazza Puccini a Firenze, la saracinesca disegnata abbassata da pochi giorni e per sempre. A darne notizia è il Comitato Cittadini Attivi di san Jacopino, presieduto da Simone Gianfaldoni e sensibile alle tematiche sociali e alle situazioni di degrado del quartiere 1 della città: dopo 32 anni di gestione, il titolare Milko Damiani, ha deciso prima di cedere e poi, data l’impossibilità di passare il testimone, di cessare l’attività della sua edicola. 

Damiani, infatti, aveva annunciato la volontà di vendere l’edicola, anche con una cifra irrisoria, ma nessuno si è fatto avanti e il chiosco non ha trovato nessuno che potesse dargli un futuro: “Grazie mille a Milko Damiani e alla sua famiglia per il servizio alla comunità”, ha scritto il Comitato Cittadini Attivi di san Jacopino sulla sua pagina Facebook. 

La nuova chiusura, oltre ad una questione generale sullo stato delle edicole e sulle attività che cessano di esistere, genera un nuovo “buco nero” in città ovvero un’altra piccola parte del quartiere dove non c’è vitalità, non c’è tessuto sociale e dove può proliferare il bivacco, già ben presente nelle vie in questione. I dati del 2023 riportavano già numeri preoccupanti per i “giornalai” in Italia: in 4 anni avevano chiuso 2.700 edicole, cifre già aumentate; se nel 2019 si contavano oltre 16.000 edicole in tutta la penisola, a fine 2023 eravamo già a 13.500. L’agonia è anche toscana: negli ultimi 4 anni, nella nostra regione, i dati a gennaio 2024 dicono che hanno chiuso oltre 220 rivendite di giornali, soprattutto imprese individuali (177), per una percentuale del -16,2%.
 
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