Firenze continua a perdere pezzi, presidi di comunità e umanità, riferimenti del Novecento ormai distante oltre 20 anni che non riescono a sopravvivere a questa nuova epoca digitale. Omologate nel tragitto della globalizzazione, le città si svuotano di “caratteristi” che donano e incarnano l’identità cittadina e si riempiono di copie vuote, rintracciabili ovunque in maniera immutabile.
In questo processo di abbandono, le edicole sono tra le attività più colpite, destinate a cambiare per non scomparire in via definitiva: l’ultima notizia riguarda la chiusura del chiosco in Piazza Puccini a Firenze, la saracinesca disegnata abbassata da pochi giorni e per sempre. A darne notizia è il Comitato Cittadini Attivi di san Jacopino, presieduto da Simone Gianfaldoni e sensibile alle tematiche sociali e alle situazioni di degrado del quartiere 1 della città: dopo 32 anni di gestione, il titolare Milko Damiani, ha deciso prima di cedere e poi, data l’impossibilità di passare il testimone, di cessare l’attività della sua edicola.
Damiani, infatti, aveva annunciato la volontà di vendere l’edicola, anche con una cifra irrisoria, ma nessuno si è fatto avanti e il chiosco non ha trovato nessuno che potesse dargli un futuro: “Grazie mille a Milko Damiani e alla sua famiglia per il servizio alla comunità”, ha scritto il Comitato Cittadini Attivi di san Jacopino sulla sua pagina Facebook.