1° gara stagionale Amatori: Antella vs San Miniato 2-1
Finalmente è lunedì.
Non lo dicevamo più da 18 mesi circa, da quel marzo 2020 che segna lo spartiacque tra a.c e d.c, prima e dopo il covid19. Il giorno più depresso e deprimente della settimana riacquista un senso ed il “monday mood” torna ad essere il “monday night”: la notte del TIFO AMATORIALE.
Sono le 21:20 del 25 Ottobre 2021 quando il consueto silenzio serale viene squarciato di netto da un boato assordante. Il messaggio è chiaro: “Siamo tornati!”. Tommi Stettler un tempo avrebbe detto: “I’m back”…ma quella è un’altra storia. Tamburi, cori, gente che dalla panchina dove dovrebbe stare essendo in rosa sale in tribuna solo per guidare il settore; e ancora urla e salti, battute ed esultanze alla rete pronta ad attutire i colpi dell’esaltazione collettiva.
L’Antella degli amatori è sempre qua, un anno e mezzo dopo. Cambiata, diversa, forse meno competitiva ma pur sempre gagliarda: la pandemia ha influito sulle scelte di alcuni giocatori nell’appendere gli scarpini al chiodo, alcuni come Massimo Marangio sono passati dal campo alla panchina, altri come Miccia, il Foca, il Boccino direttamente in tribuna. Ma fanno comodo anche lì, a rimpinguare il nutrito settore che accoglie nuove generazioni di antellesi imbizzarriti.
E poi?
E poi c’è il campo dove gli 11 in tenuta bianco-rossa griffata Bangerang scendono per la prima stagionale: Antella vs San Miniato. Noi in rosso, loro arancio-nero e l’arbitro in fucsia: ogni commento sulla selezione cromatica è superfluo.
“2” dice il pronostico fai-da-te della tribuna, che ci dà sempre perdenti, forse per scaramanzia più che per convinzione. E invece…
Eccoli là gli antellesi, quadrati e audaci. Si, AUDACE ANTELLA subito all’attacco e velocemente in avanti: con Pepo nella nuova versione capitano – che dispensa consigli e dice a chi entra “col capo!” – con la nuova coppia di D’Aquino, stavolta Marco e Alessandro. Si, perchè l’Antella passa ma i D’Aquino restano.
E allora è 1-0: assist illuminante del Peposo (voto 7,5 per lui) e puntata astuta e vincente proprio del n.10 Alessandro D’Aquino. Prima partita e prima esultanza per il “loco” dell’Osteria Nuova. L’aire è tutto antellese, ne va preso atto e approfittato: cosa che accade, puntuale, con la bella azione del Pisto sull’out mancino, cross nel mezzo e ancora....DON’T CALL MY NAME, ALEJANDRO. Doppietta all’esordio per D’Aquino junior mentre la squadra si ritrova per l’abbraccio ad un passo dalla curva. 2-0.
Mentre Marco D’Aquino va vicinissimo ad un gol stile Vinicius – ovvero saltando la difesa intera – è il San Miniato che al 47° accorcia dagli 11 metri mentre il settore intona l’inno generazionale “Calipso Tancredi Marea”.
2-1, si va negli spogliatoi.
La ripresa è un concentrato di entrate stile “tekken 3” e urla che dalla tribuna si catapultano in campo: mentre il 2 del San Miniato, reincarnazione di Ivan Drago, fa a manate con tutta l’Antella, la difesa locale guidata da un PIO in versione “The Wall” parcheggia il caravan di fronte all’area e difende il risicato vantaggio.
Pur con i crampi che avanzano, pur con una rosa sin troppa corta per sopportare i primi 90 minuti dopo oltre un anno di inattività. Ma l’impossibile non si applica al calcio né all’Antella di questo “ritorno al passato”, mentalmente sul pezzo, tosta come piace al tifo.
Il triplice fischio finale dell’uomo in fucsia suona bene come un cocomero maturo e sancisce un dolce finale di un lunedì tornato ad esser speciale!










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