Sul campo è finita 5-0 per l’Antella, coi biancocelesti che hanno colto tre punti importanti seppur ancora non decisivi per la salvezza. L’Asta è uscita a pezzi dall’ultima giornata di campionato, dovendo rinunciare così ai sogni playoff. Ma il comunicato dei senesi a fine gara è bollente e per questioni che vanno oltre i gol incassati.
L’Asta infatti denuncia uno dei giocatori dell’Antella per un insulto razzista nei confronti di un calciatore arancioblé. Non solo: pesanti accuse anche nei confronti di uno dei guardalinee del signor Corti di Prato, reo di aver sentito l’epiteto proibito ma di non averlo segnalato al direttore di gara. L’episodio ha suscitato le proteste del tecnico Bartoli, pronto a difendere il proprio giocatore. Eppure a finire espulso è stato proprio… l’allenatore dell’Asta, per proteste.
Questo il comunicato della società arancioblé riguardo ai fatti dell’ultima giornata di campionato.
“Purtroppo, proprio negli ultimi minuti del match, va segnalato un brutto episodio che va oltre quanto visto sul campo: l’allenatore dell’Asta, Stefano Bartoli, viene espulso perché prende con decisione le difese di un suo giocatore vittima di un insulto razzista da parte di un avversario. Il guardalinee, vicino all’azione, sembrava aver sentito quanto successo ma, una volta a colloquio con l’arbitro, tutto si è concluso con un nulla di fatto. Vista la situazione, Bartoli ha esposto delle veementi proteste che gli sono costate il rosso”.