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Eccellenza, la specialità della casa: il Grassina cade di misura anche con la Traiana






Gli applausi ironici dopo il triplice fischio all’indirizzo del DS Manganelli dicono tanto di quale sia l’aria che si respira a Grassina. Rabbia, rassegnazione, forse anche la voglia di chiudere gli occhi e ritrovarsi a fine di questa stagione che sembra già impossibilitata a concedere ai rossoverdi qualche altra speranza o soddisfazione.

Per la verità la sfida inizia in maniera agrodolce: pronti via e Mannella si ritrova sui piedi il pallone dell’1 a 0, ma incredibilmente per due volte riesce a non trovare lo specchio. L’occasione mancata fa mugugnare il pubblico del Pazzagli anziché infondergli fiducia.

I mugugnii non sono fuoriluogo: i sostenitori dei rossoverdi prevedono ciò che infatti puntualmente avviene pochi minuti più tardi, quando i biancorossi aretini rompono l’equilibrio della gara con l’1 a 0 che arriva al 25º, Vestri gonfia la rete alle spalle di Cecchi.

L’estremo rossoverde tira giù la saracinesca pochi minuti dopo su una sassata da fuori, tenendo ancora la gara aperta.






Inutile sottolineare i macroscopici problemi del Grassina quando si tratta di segnare: i rossoverdi nel proseguimento della prima frazione hanno difficoltà anche nel costruire gioco, con gli ospiti che – non a caso – occupano il terzo posto in classifica e tengono a bada il Grassina.

Il secondo tempo è simile al primo, forse si vede qualcosa di più: il Grassina anziché impantanarsi a centrocampo lo fa sulla trequarti. Miracoli dell’estremo ospite non se ne ammirano, qualche timido tentativo, qualche caduta in area (nulla che faccia gridare allo scandalo, intendiamoci), poi inevitabile arriva la seconda rete degli ospiti, nel cuore della seconda frazione: questa volta, è Sestini a battere Cecchi.

Al 60º sul 2 a 0 per gli ospiti, quest’ultimi lasciano più campo al Grassina che quantomeno dimostra di voler almeno provare a riaprirla.
Dopo qualche tentativo fallito, all’80º il cross di Petrioli, consente al solito Carcani di riaprire la sfida. La rete del 2002 rossoverde viene accolta con tepore dai gradoni del Pazzagli, un peccato per una stella che in mezzo a tante ombre riesce a brillare.

Gli ultimi 10minuti sono di ben altro tenore: la sfida è davvero in bilico, il Grassina ha davvero delle buone occasioni, ma Castellani riesce a fare peggio di Mannella nello scansare la porta in almeno due occasioni più che nitide.






Dal canto suo la Traiana in contropiede non trova lo spunto per il definitivo 3 a 1.

Dopo 5 minuti di recupero concessi dal fischietto bresciano, il triplice fischio decreta l’undicesima sconfitta stagionale per i rossoverdi di Pozzi.
Come accennato in apertura le invettive verso i giocatori vengono traslate sul DS che a Grassina li ha portati.

Quelli rotti, quelli semplicemente scarsi, quelli che della maglia rossoverde che indossano non importa nulla, quelli che hanno tirato i remi in barca ancor prima di iniziare a remare…Una campagna acquisti estiva superata in indecenza solo da quella che avrebbe dovuto ripararla in inverno.

Siano di chi siano le colpe, una piazza come Grassina non meritava una serie di umiliazioni così mortificanti.

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