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Elezioni comunali

Drammatico scontro a Firenze Sud: muore in ospedale un giovane rider






Un incidente stradale mortale è accaduto nel Comune di Firenze nella serata di ieri: la vittima è un rider giovanissimo, di 26enne, che a bordo del suo scooter stava effettuando una consegna, deceduto stamani all’ospedale dove era stato trasportato in codice rosso.

IL 26 enne fiorentino è Sebastian Galassi, rider di “Glovo”. 

Il sinistro è avvenuto ieri sera poco prima delle 21.30 in via Enrico De Nicola, all’altezza di via Gobetti, nel viale che dal raccordo conduce al Tuscany Hall: coinvolti nello scontro un Range Rover e uno scooter Honda Sh, condotta proprio dal rider ventenne. Dalla ricostruzione ci sarebbe anche una terza vettura interessata dalla dinamica dell’incidente: Sebastian stava viaggiando in uscita dal centro quando, nel tentativo di svoltare all’incrocio semaforico, è avvenuto l’impatto con il Range Rover; nel corso della caduta sull’asfalto, poi, la terza auto, un’Audi avrebbe investito il ragazzo causando probabilmente le ferite mortali.

Le immagini mostrano evidentemente e tragicamente il motorino distrutto dopo l’incidente.

Sul posto sono intervenuti i sanitari a bordo dell’ambulanza e la polizia municipale che ha chiuso la carreggiata per consentire i soccorsi ed attualmente sta svolgendo accertamenti per ricostruire la dinamica dello scontro. Sebastian è stato portato in condizioni già disperate all’ospedale di Careggi ma per lui non c’è stato niente da fare.

La nostra redazione si stringe al dolore della famiglia del giovane rider.











Le parole del sindaco di Firenze Dario Nardella riportate sul suo profilo Facebook:

Ieri sera in città si è consumata una tragedia. Un giovane rider di 26 anni è morto travolto da un’auto mentre viaggiava in scooter per fare una consegna. Le indagini chiariranno la dinamica dell’incidente e le responsabilità, ma intanto abbiamo una famiglia disperata e una comunità in lutto.

È l’ennesimo caduto sul lavoro, ma ciò che fa più rabbia è l’ennesimo rider morto mentre correva per rispettare i tempi di consegna. Come Willy a Livorno, Roman Emiliano sul Terragno, Romulo a Montecatini.Zero tutele, ritmi insostenibili, pochi diritti. Da anni a Firenze ci battiamo per la dignità di tutti i lavoratori e dei riders in particolare. Lanciati in bici o in moto nelle strade delle nostre città per consegnare milioni di pasti perché un algoritmo li spinge a correre sempre di più per guadagnare 600 euro al mese. Devono fare presto se vogliono guadagnare. Una corsa contro il tempo per soddisfare il cliente. Una corsa per pochi euro. Una corsa che costa la vita.Tutto questo è abominevole. Il mondo del delivery fa grandi margini sui lavoratori, sui consumatori e sui ristoratori. Deve essere regolato meglio.

Il Parlamento appena insediato approvi immediatamente una norma a tutela di questi “nuovi” lavori e di questi giovani disciplinando in modo semplice ed efficace questo sistema di consumo. Dimostri di avere a cuore il valore del lavoro, delle relazioni sociali, della vita.

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