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Cuore e nervi: la Rufina strappa un gran pareggio in 9 contro 11!






Erano in nove e sotto di un gol. Ma non hanno perso!
La Rufina si conferma forte, solida come il marmo e capace di uscire imbattuta anche dal match casalingo contro il buon Lanciotto.

I bianconeri di casa avevano bisogno di punti per proseguire il loro buon momento dopo aver espugnato il complicatissimo campo del Lebowski, mentre gli ospiti cercavano di rimanere in zona playoff per non essere ricacciati verso la metà classifica. Rufina-Lanciotto decolla piano, in un primo tempo complessivamente equilibrato: entrambe le compagini possiedono giocatori di qualità (Bachi-Di Vico i locali, Algerino-Ascolese gli ospiti), gente capace di saltare l’uomo, che però non trova il bersaglio grosso nei primi 45 minuti. Zero a zero al riposo.

Il grosso accade nella ripresa. La Rufina rimane in dieci: Bachi viene cacciato per un pestone ai danni di un avversario nell’area avversaria che vale il secondo giallo e lascia i suoi in dieci. Momento complicatissimo: al 68′, sugli sviluppi di una buona imbucata, Cecchi firma lo zero a uno, portando il Lanciotto in vantaggio.






La gara diventa rovente: in mezzo alle proteste per un presunto fuorigioco del centravanti ospite si fa largo Valoriani, numero uno dei bianconeri, che viene immediatamente spedito, pure lui, sotto la doccia dal signor Nafra. Nel caos ribollente fra campo e panchina viene penalizzato anche il tecnico della Rufina, Niccolò Diotaiuti, espulso per proteste (altro provvedimento contestato).

La Rufina resta in nove ad oltre mezz’ora dal triplice fischio finale e cerca di mantenere un minimo di equilibrio, anche perchè schiacciarsi non avrebbe senso, dal momento che il Lanciotto è avanti nel punteggio.  E allora bisogna sparare in avanti e sperare nell’episodio.

Che arriva, puntuale e salvifico, all’89’: a prendere la squadra per mano è Mazzoni che propone un potenziale buon cross che si trasforma in gioiello dal momento che trova la deviazione col braccio di un difensore. Il Direttore di gara non ha dubbi: è rigore.

Dal dischetto lo stesso subentrato (ex Antella) trasforma, spiazzando Targioni e risolvendo un’enigma che pareva insolubile: uno a uno, il fortino bianconero fa festa. Al triplice fischio del signor Nafra del Valdarno la Rufina esce col sorriso dal campo: è un pari, ma raramente si è vista una X così simile ad una vittoria.






IL TABELLINO

RUFINA: Valoriani, Sequi, Ballini, Maccari, Poggiali, Galantini, Bachi, Falugiani, Di Vico, Tanini, Celli. A disp.: Galigani, Fusi, Castri, Coniatini M., Dugini, Venuto, Cicalini, Mazzoni, Somigli. All.: Diotaiuti.

LANCIOTTO : Targioni, Benelli, Zdava, Fedi, Mazzanti, Bambi, Ascolese, Bonciani, Cecchi, Verdi, Algerino. A disp.: Roselli, Scarlini, Mazzantu, Mori, Fathou, Esposito Goretti, Ballerini, Delli Navelli, Papi. All.: Selvaggio.

ARBITRO: Nafra del Valdarno, coad. da Mazzoni di Prato e Ferro di Siena.

RETI: 68′ Cecchi, 89′ rig. Mazzoni.

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