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Chiusure A1 e cantieri Autopalio: i sindaci del Chianti ottengono un incontro con Autostrade






I sindaci del Chianti, infuriati per il caos e il traffico impazzito lungo le principali arterie di collegamento dei loro territori, raggiungono il loro primo obiettivo. Si è aperto uno spiraglio a favore della protesta istituzionale che in questi giorni ha visto i primi cittadini, in rappresentanza delle loro comunità, indossare la fascia tricolore per alzare la voce sulle scelte e le programmazioni degli investimenti della società Autostrade e Anas, ritenute “inadeguate e antitetiche rispetto ad ogni possibilità di rilancio dell’economia chiantigiana, foriere di disagi e rischi per la sicurezza”.

Dopo aver denunciato a più riprese modalità e tempistiche degli investimenti, accompagnati da chiusure e cantieri lungo le principali direttrici di ingresso e di uscita dal Chianti, Roberto Ciappi, Paolo Sottani, David Baroncelli e Alessio Calamandrei sono stati contattati e convocati per un incontro dalla Direzione IV Tronco Autostrade per l’Italia. La riunione, programmata per il prossimo lunedì 12 luglio, è stata indetta con l’obiettivo di condividere la programmazione dei cantieri e aprire un tavolo di confronto e dialogo sulle esigenze dei rispettivi territori.

A far salire la rabbia dei sindaci di San Casciano in Val di Pesa, Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle e Impruneta, era stato il freno, tirato a mano senza alcun preavviso, a danno del percorso di risalita del Chianti in cerca di ossigeno produttivo ed occupazionale, nel momento in cui l’apertura della stagione turistica aveva fatto scattare aspettative e importanti segnali di ripresa.

“La nostra è una soddisfazione parziale – dicono – dall’incontro ci aspettiamo che si trovino soluzioni alternative che intervengano sulle scelte che ad oggi costringono le nostre comunità a vivere nella morsa del traffico e bloccano un territorio affamato di opportunità, fortemente limitato dai cantieri e delle chiusure autostradali che impediscono il regolare transito veicolare dei pendolari e scoraggiano il turismo”.






Gli investimenti in corso che hanno determinato la chiusura della stazione di Impruneta sono finalizzati al potenziamento e all’ammodernamento nelle gallerie di Pozzolatico, Brancolano, Lastrone, Melarancio, cui da lunedì 5 luglio si è aggiunto un nuovo cantiere. Il serpentone di aree cantierate si è appesantito ulteriormente con l’avvio dei lavori di manutenzione per la riqualificazione dei viadotti ‘Docciola’ e ‘Falciani’, lungo il raccordo autostradale Siena-Firenze tra Impruneta e San Casciano. I lavori sono previsti nell’ambito del piano di manutenzione della rete stradale toscana.

I sindaci hanno espresso la loro preoccupazione anche a seguito di vari sopralluoghi effettuati lungo l’Autopalio e in corrispondenza dello svincolo dell’A1 Firenze Impruneta, chiuso dallo scorso 26 giugno. “Siamo favorevoli e crediamo nella necessità degli investimenti – aggiungono – ciò che non condividiamo è il fatto di non essere stati coinvolti nell’attività di programmazione e informazione, auspichiamo che la riunione con la direzione di Autostrade possa produrre un reale cambio di marcia”.






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