Il 2024 si è chiuso con la rincorsa alla tranquillità di classifica, il 2025 si è aperto un po’ in salita. Ma il clima in casa Chianti Nord non è cambiato: “C’è grande equilibrio in questo campionato, ce la giochiamo con tutte” sentenzia Jan Porreca, uno dei leader della squadra di Michelacci. Che è tornato in campo pochi mesi fa, dopo aver vissuto un lungo periodo di assenza dai campi per questioni cardiache. E ora ha una gran voglia di trascinare i biancoverdi lontano dalle zone pericolose di classifica.
Quanto è stato bello tornare a giocare con continuità, Jan?
“Moltissimo, naturalmente. Dal 2020 al 2023 sono stato lontano dai campi perché non ho passato l’idoneità per una questione legata al cuore. Ora sono rientrato dopo una serie di infortuni e mi sento un nuovo acquisto pure io. Non è mai scontato né banale tornare in campo dopo tutto questo tempo. E, soprattutto, dopo vicende delicate come quelle legate al cuore”.
Che voto diamo al vostro 2024?
“Buono, anche se non eccellente. Direi fra il 6 e il 7. Nella prima parte dell’anno solare abbiamo raggiunto la finale di Coppa di Prima Categoria, pur non centrando tutti gli obiettivi di inizio anno in campionato. Una finale è sempre un gran risultato, e ricordiamoci che giocavamo contro il San Giuliano che ha letteralmente ucciso il campionato. Rimane l’enorme soddisfazione e l’emozione di aver vissuto la finale”.
La classifica è molto corta invece quest’anno.
“Viviamo in un limbo in cui è sempre pericoloso stare, ma ricordiamoci che siamo una squadra nuovissima e anche molto giovane”.
Come giudichi il livello di questa Prima Categoria?
“Con una classifica così corta direi che i valori in campo sono tutti molto simili. Barberino Tavarnelle e Reggello sono due squadre totalmente fuori categoria, le altre si equivalgono tutte”.
Il momento più bello del 2024?
“Senza dubbio la finale di Coppa. Ma dico anche il mio rientro in campo, dopo tanta fatica e a 35 anni suonati. Fra i momenti da incorniciare aggiungo la bella prova di Levane, la trasferta che ha segnato il nostro primo successo esterno. Abbiamo sofferto da impazzire, eravamo pure rimasti in 10: enorme prova di squadra”.
E quello più amaro?
“Non riesco a identificare un vero momento amaro, qualcosa per cui recriminare. Semplicemente vedo che abbiamo perso alcune gare per nostre mancanze, errori o inesperienza. Ogni sconfitta nel 2024 ci ha purtroppo tolto l’occasione di poter guardare la classifica in maniera diversa: se fossimo riusciti a ottenere risultati con una diversa applicazione a certe partite forse ora staremmo parlando di altro. Un peccato”.
Il più grande desiderio per il 2025?
“Che il gruppo cresca e riesca sempre a migliorare”.
La gara che portate dentro più di tutte?
“I tanti derby con squadre vicino a noi: Sancascianese, Barberino e Incisa. Le sentiamo tanto, le giochiamo da molti anni”.
La Promozione può diventare un obiettivo?
“Nel medio periodo sì. Siamo un gruppo dal grande potenziale e capace di crescere: potrebbe un obiettivo in grado di stimolarci e di farci crescere”.