Tra le reazioni sociali nascenti nel contesto dell’emergenza Coronavirus vi è una spinta solidale che induce ognuno di noi a voler contribuire nell’aiuto al prossimo. Una responsabilizzazione del ruolo del cittadino che ben emerge nelle nascenti iniziative finalizzate a sostenere le persone maggiormente in difficoltà.
Non parliamo delle serenate sui terrazzi o delle bandiere italiane appese alle finestre bensì di un impegno pratico ben più significativo. L’ultima proposta è, in terra ripolese, ancora work in progress ma già inaugurata: anche a Bagno a Ripoli è arrivata la spesa sospesa, idea già sperimentata a Firenze e in altre città che segue la filosofia del…
“chi può metta, chi non può prenda”.
Quest’oggi, alla pensilina della fermata dell’autobus in Piazza Umberto I di Grassina, grazie alla ripolese Laura Franchini, è apparsa una scatola in plastica adornata da un appello scritto a pennarello: “Aiutamoci”.
All’interno del contenitore di “emergenza” parte della spesa di Laura, ovvero prodotti a lunga conservazione come pasta, latte, ceci, lenticchie, fagioli in scatola, omogeneizzati in vetro, tonno in scatola, fette biscottate. A disposizione gratuita di coloro che in questo momento di forte criticità economica e sociale “non possono” ed hanno realmente bisogno di sostegno.
Una degna e preziosa iniziativa che condividiamo e promuoviamo affinché possa giungere a più persone possibili.
Laura, tra le fautrici dell’iniziativa, ci ha spiegato che il progetto è in fase di strutturazione: a tal fine, infatti, sono stati presi contatti con associazioni del territorio già impegnate a distribuire beni di prima necessità. In attesa di nuove disposizioni, per coloro che vogliono partecipare e contribuire con un personale apporto, consigliamo di iscriversi alla pagina Facebook “Spesa sospesa Bagno a Ripoli”.