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Campi Bisenzio, minorenne morto per strada: la chiamata al 118 alle 5:34. Il messaggio del sindaco

Al 118 la chiamata per i soccorsi è arrivata alle 5.34. A terra, in via dei Tintori a Campi Bisenzio (Firenze), c’era un diciassettenne, Maati Moubakir, residente a oltre 40 chilometri di distanza, a Certaldo. Ma per il ragazzo non c’era più nulla da fare: i colpi ricevuti con un’arma da taglio ne hanno causato la morte, almeno cinque.

Un decesso dopo “una lite che ha coinvolto un gruppo di ragazzi”, la comunicazione autorizzata dalla procura sull’aggressione che ha destato allarme sociale a Campi e spinto il sindaco Andrea Tagliaferri a chiedere più controlli e più agenti. A chiamare il 118 alcuni giovani che si trovavano a passare in via Tintori, zona centrale del paese. A dare l’allarme anche un corriere. Il 17enne era a terra non lontano da una fermata dell’autobus, nel porticato aperto di uno stabile, dirimpetto a un centro commerciale della Unicoop.

Sul posto sono poi arrivati carabinieri che hanno avviato gli accertamenti, procedendo a acquisire testimonianze e le immagini delle telecamere in strada, della Coop e anche quelle di un locale-discoteca che si trova non lontano, in via Verdi, forse il motivo per cui il 17enne potrebbe aver raggiunto Campi. Sabato sera era in programma una serata a ingresso libero riservato a ragazzi giovanissimi: tantissimi quelli presenti come si vede anche da foto scattate da un residente, non il solo a lamentare, come già altre volte, schiamazzi e problemi per la folla che occupava parte della carreggiata.

Per questo, dice, aveva chiamato le forze dell’ordine. Gli investigatori stanno verificando se davvero il 17enne fosse stato al locale o fosse tra chi cercava di entrare. La discoteca era comunque chiusa da oltre un’ora quando è stato accoltellato. Non risulterebbero inoltre liti all’interno nè davanti. Il 17enne sarebbe stato colpito più volte: aveva più ferite all’altezza dei fianchi. Il gruppo coinvolto nella lite sarebbe composto da 5-6 ragazzi.

L’aggressione sarebbe avvenuta in via dei Tintori o nelle immediate vicinanze, in via Buozzi: il 17enne ferito avrebbe fatto qualche metro per poi cadere a terra. Da capire anche come e con chi Maati Moubakir sia arrivato da Certaldo – si spera in risposte dal suo cellulare che è stato acquisito – dove vivono il padre, cittadino italiano di origine magrebina, la madre italiana e la sorella minore. Il giovane, dopo aver lasciato la scuola, frequentava corsi di formazione a Poggibonsi (Siena) per l’avviamento al lavoro.

In passato aveva anche giocato a calcio nelle giovanili del Certaldo, per la Asd Montespertoli e del Gambassi Terme. Entrambe quest’ultime società hanno espresso cordoglio su Fb. Dalla Usd Gambassi Terme si spiega che aveva “iniziato con noi la preparazione a fine agosto, si è comportato sempre in modo corretto“, poi ha lasciato: “Ha fatto anche alcune partite, poi tra la metà di ottobre e l’inizio di novembre non veniva ad allenarsi né a giocare, aveva mollato. Abbiamo tentato di contattarlo, diceva che sarebbe tornato, ma non lo abbiamo più visto”. Cordoglio è stato espresso dal sindaco di Certaldo Giovanni Campatelli.

Il post del sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri

Questa mattina la nostra comunità è stata scossa da una tragedia inimmaginabile. La morte di un ragazzo di appena diciassette anni, accoltellato da ignoti, ci lascia attoniti e profondamente addolorati. Esprimo il mio più sincero cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia della giovane vittima, che in questo momento sta affrontando un dolore indescrivibile.
Desidero rassicurare i cittadini che le forze dell’ordine, con le quali siamo in contatto, sono già al lavoro per fare piena luce su quanto accaduto. Le indagini sono in corso e confidiamo che i responsabili di questo atto così brutale vengano individuati e consegnati alla giustizia al più presto.
Tuttavia, è un segnale d’allarme che non possiamo ignorare. Come amministrazione comunale, ci impegneremo ancora di più per prevenire questi fatti isolati e prenderemo qualsiasi provvedimento che potremo prendere per garantire la sicurezza di tutti, come già fatto.
Invito però tutti ad evitare conclusioni affrettate, a generalizzare e a mantenere la calma per collaborare con le autorità, fornendo ogni possibile informazione utile.

 

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