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Bagno a Ripoli sperimenta l’affido culturale contro la povertà educativa: prima “gita” alle Gualchiere

Una trentina le famiglie affidatarie che accompagneranno a teatro, al museo e in luoghi di cultura bambine e bambini dai 6 ai 13 anni.
Sarà lo studio pieno di dipinti e sculture dell’artista Piero Gensini, affacciato sulle Gualchiere di Remole, lungo le rive dell’Arno, ad ospitare questa domenica la prima “gita” del gruppo ripolese dell’affido culturale. Un insieme di adulti, alcuni di loro già genitori affidatari, che per un pomeriggio intero accompagneranno periodicamente bambini e bambine provenienti da contesti svantaggiati a visitare gratuitamente luoghi di cultura come in questo caso, oppure al museo, al cinema o a teatro. Un affido “temporaneo”, lungo un pomeriggio, il tempo di uno spettacolo o di un concerto.
 
Ma i cui benefici aspirano ad essere duraturi: trasmettere ai più giovani la passione per la cultura e la bellezza con cui altrimenti, per circostanze disparate, avrebbero meno occasioni di entrare in contatto, favorendo al contempo le relazioni tra famiglie.
 
Il progetto è ideato e promosso dal Comune di Bagno a Ripoli in collaborazione con la Società della salute fiorentina sud-est e il Centro affidi zonale gestito dalla cooperativa Di Vittorio per contrastare la povertà educativa e favorire l’integrazione culturale di minori inseriti in contesti svantaggiati. Ieri la presentazione pubblica con un’iniziativa in palazzo comunale. Per l’occasione la Fondazione Salus et Vita di di Giovannelli e Nesti, attiva in tutta la Toscana a sostegno di iniziative benefiche a scopo sociale, ha consegnato al Comune una donazione di tremila euro che permetterà di concretizzare le prime iniziative dell’affido culturale, sostenendo le spese di ingressi e biglietti delle attività in programma nei prossimi mesi. 
 
Una trentina, al momento, le famiglie aderenti al progetto dell’affido culturale, dal titolo “Vengo anch’io? Ti porto io!”, che nei mesi scorsi sono stati appositamente selezionati con una manifestazione d’interesse pubblica e formati dal Centro affidi per accompagnare bambini e ragazzi. Questi, invece, sono una decina, con un’età compresa tra i 6 e i 13 anni, individuati dai servizi sociali del Comune. Le loro famiglie sono state coinvolte attivamente nel progetto e hanno avuto modo di conoscere gli adulti affidatari che si impegneranno ad accompagnarli alle iniziative culturali. 
 
Al suo fianco il gruppo dell’affido culturale avrà le associazioni di volontariato. La Croce Rossa Italiana con il comitato di Bagno a Ripoli, Caritas e Misericordia di Antella forniranno un supporto per gli spostamenti e l’organizzazione delle trasferte. 
 
“Un antico proverbio africano ci dice che per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio. Il progetto di affido familiare nasce da qui. La cultura, l’arte, la bellezza vengono valorizzate come strumento collettivo di crescita dei più piccoli e favoriscono inclusione e integrazione. Si creano relazioni tra famiglie provenienti da realtà diverse e si promuove la cultura dell’affido – afferma il sindaco Francesco Pignotti -. Un ringraziamento a tutti coloro che stanno rendendo possibile questa bellissima esperienza – Centro affidi, associazioni e famiglie – e in particolare alla Fondazione Salus et Vita che con la sua donazione sosterrà concretamente le iniziative dell’affido familiare”.  
 
“Come amministrazione – afferma l’assessora al sociale Sandra Baragli – faremo in modo che il progetto funzioni e cresca negli anni, diventando motore fondamentale di qualcosa a cui non si può rinunciare, l’integrazione e il diritto di tutti i bambini ad avere le stesse opportunità formative e culturali. Abbiamo un Centro affidi e un gruppo di persone motivate e piene di energia. La visita alle Gualchiere sarà solo il primo di una lunga serie di appuntamenti culturali che proseguirà fino alla fine dell’anno scolastico”. 
 
“Con la partecipazione al progetto ‘Vengo anch’io’, la Fondazione Salus et Vita rende omaggio ad una coppia, Aldo Giovannelli e Nestina Nesti, ed alla loro visione del mondo – spiega la presidente della Fondazione Eleonora Francois –. La coppia ha deciso di lasciare parte del proprio patrimonio ad una Fondazione, da loro fondata, che si occupasse delle persone fragili, in particolare di anziani, giovani in difficoltà e diversamente abili. Un sogno concretizzatosi nel momento in cui è stato portato all’attenzione del direttivo della Fondazione il progetto relativo all’affido culturale del Comune di Bagno a Ripoli: un progetto che ricalca in toto l’ambizione dei donatori di portare nel mondo nuove occasioni di crescita e di benessere. E’ quindi con gioia e orgoglio che partecipiamo all’inaugurazione di questo nuovo percorso, ringraziando con l’occasione tutti coloro che l’hanno reso possibile, ricordando, come ci hanno insegnato i signori Nesti e Giovannelli, che tutti insieme possiamo davvero creare un posto migliore in cui vivere”.
 
La “gita” alle Gualchiere di Remole in programma questa domenica, il 17 novembre, si aprirà con la visita allo studio dello scultore Piero Gensini. A seguire, Angela Del Soldato, l’ultima discendente dei gualchierai, accoglierà adulti e bambini per raccontare l’antica tradizione della cardatura della lana. 
 
Per informazioni: 055-645093 – centroaffidi@comune.bagno-a-ripoli.fi.it .

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