Da bar a studio odontoiatrico, il civico 11 di via Roma rinasce dopo anni di porte chiuse e pareti silenziose. Siamo a Bagno a Ripoli, nel tratto di strada che dal capoluogo conduce a Sorgane e dove un tempo c’erano caffè fumanti e cornetti ripieni oggi troverete sedie bianche reclinabili e luci alogene. Il parquet in terra, un piccolo olivo piantato davanti all’ingresso, l’elegante muro verde nella sala d’attesa: è il nuovo studio odontoiatrico Bonaccini Galletti, identificato con un bel dente formato maxi all’ingresso, erede del noto Bar Supremo ed aperto da luglio scorso dopo circa sei mesi di “work in progress”.
Due i titolari e soci, che danno il nome all’idea diventata realtà: Daniele Bonaccini e Gabriele Galletti, la loro esperienza affiancata da uno staff composto da quattro dipendenti, cinque igienisti e sei collaboratori. Dopo i primi mesi di attività che hanno già fatto conoscere lo studio in quest’area di confine tra Bagno a Ripoli e Firenze, martedì 21 gennaio una delegazione Istituzionale ha visitato i nuovi locali per consegnare la consueta targa e augurare “in bocca al lupo” a chi investe sul territorio e arricchisce il tessuto socio-economico dei nostri paesi: presenti il sindaco Francesco Pignotti con fascia tricolore, il Vicesindaco e assessore con delega allo sport Francesco Conti e l’assessora Paola Nocentini con delega a sviluppo economico e commericio.
C’eravamo anche noi, in tour all’interno di uno spazio totalmente rinnovato rispetto ai ricordi del Bar Supremo, modulato secondo le esigenze della nuova attività, sorprendentemente grande: come sottolineano i due soci, questo è uno studio multidisciplinare che supera l’idea classica del dentista e nel quale vengono garantiti tutti i servizi della terapia odontoiatrica; chirurgia, impiantologia, parodontologia, pedodonzia ed altre specializzazioni. Aperto da lunedì a venerdì, a breve anche il sabato.
Presente alla piccola cerimonia anche l’architetto Lapo Giagnoni che ha riorganizzato gli ambienti e contribuito in maniera decisiva a dar forma ai pensieri: il n.11 di via Roma era disabitato da anni ormai, il Bar Supremo aveva abbassato la saracinesca addirittura prima del covid. Poi una serie di vicissitudini prima dell’arrivo di Daniele e Gabriele che qui hanno visto il futuro ed intercettato il luogo ideale per dar vita alla loro collaborazione.