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Attivo il 112 per il soccorso: il Numero Unico di Emergenza europeo arriva in Toscana. Come funziona?






Il 22 luglio 2019 è stato firmato, in Prefettura a Firenze, dal Ministro dell’Interno e dalla Regione Toscana il Protocollo d’intesa per l’attuazione in regione Toscana del Numero Unico di Emergenza europeo 112 secondo il modello della Centrale Unica di Risposta. In base a tale intesa sono state avviate, monitorate e portate a compimento le procedure con le quali gli enti coinvolti hanno messo a punto le competenze e la logistica necessarie al funzionamento del servizio.

Questo – attivo dal 1° dicembre“Sarà uno strumento molto utile di coordinamento e filtro per tutte quelle chiamate di richiesta di soccorso che arrivano da parte di cittadini in difficoltà – dichiara il presidente Giani

“E’ l’anello di congiunzione tra tutte le forze in campo nell’ambito dell’Emergenza, un esempio virtuoso di integrazione e sinergia tra le varie centrali operative, che consentirà di ottimizzare la tempestività della risposta, indirizzando correttamente i cittadini verso la struttura appropriata di pronto intervento di cui necessiteranno al momento della loro chiamata  – aggiunge l’assessore alla sanità e al diritto alla saluteSimone Bezzini.

In Italia, il Servizio NUE 112 è stato avviato, nel 2010, in via sperimentale dalla Regione Lombardia nella provincia di Varese e successivamente è stato esteso al restante territorio regionale. La Centrale Unica di Risposta è attualmente operativa in 8 regioni: Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lazio (distretto telefonico 06 – Roma) e Sicilia orientale, con 11 CUR che servono oltre 30 milioni di cittadini. In Toscana offrirà un servizio a circa 3730 mila cittadini e tenuto conto del flusso turistico e di lavoro, può generare circa 4 milioni e mezzo di utenti al giorno.






“Un progetto che suggella un’efficace collaborazione tra Istituzioni e Regione e che porta la Toscana ad allinearsi ai grandi Paesi europei”, ha affermato il Prefetto di Firenze Laura Lega. “La centrale operativa toscana infatti sarà la più grande centrale 112 d’Italia, per un volume stimato di 6.500 chiamate al giorno, che riguarderà oltre 4 milioni e mezzo di utenti, comprendenti cittadini toscani, flusso turistico, spostamenti per lavoro.”

Sono contento che parta in modo operativo il numero 112 – ha detto il sindaco Dario Nardella – perché ottimizza molto i tempi e le modalità di intervento di tutte le forze dell’ordine e di tutti i corpi impegnati in città e, quindi, agevola anche il lavoro dell’amministrazione comunale. Questo numero garantisce soprattutto un servizio al cittadino, che oggi più che mai esprime un’attesa di protezione fortissima”






COME FUNZIONA il NUE 112

In seguito ad una classificazione delle chiamate in entrata, la CUR 112 le inoltra alle Centrali operative di secondo livello (Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco, Emergenza sanitaria) che garantiscono la risposta operativa alle richieste di soccorso e le relative gestioni, oltre ad eliminare le cosiddette “false chiamate“, che costituiscono una percentuale rilevante delle chiamate totali ricevute.

Il NUE 112 si occupa della ricezione delle chiamate, della gestione del primo contatto e dello smistamento verso le Centrali Operative (Public Safety Answering Point) di secondo livello (PSAP2) e non ha competenza sulla “gestione operativa” dell’emergenza. In altre parole agli Operatori del NUE, denominati Call Taker, spetta la presa in carico della chiamata, l’individuazione del tipo di emergenza richiesta e il trasferimento della stessa alla centrale di secondo livello di competenza.

Il trasferimento della chiamata di emergenza al PSAP2 include la componente fonia e la componente dati ovvero la “scheda contatto” compilata con i dati reperiti durante la fase di Call Taking. I PSAP2 (Carabinieri, Polizia di Stato, Vigili del Fuoco ed Emergenza Sanitaria) si occupano della gestione del contatto ricevuto e dell’insieme delle attività necessarie alla risoluzione della specifica emergenza.

La CUR Toscana è organizzata per ricevere circa 6.500 chiamate al giornoovvero 4 chiamate al minuto, che originariamente sarebbero confluite direttamente ai numeri dei servizi di emergenza 113-115-118. Questa nuova modalità consentirà, attraverso l’utilizzo di complesse tecnologie, la localizzazione e l’identificazione del chiamante, di ricevere chiamate di ipoudenti, oltre che originate da autoveicoli o App.

Tramite il sistema di geolocalizzazione, grazie al Centro Elaborazione Dati del Viminale, l’operatore è in grado di visualizzare sul proprio schermo la localizzazione del chiamante, sia che si tratti di una telefonata proveniente da un telefono fisso, sia che provenga da un apparato mobile.

Con il NUE 112 è possibile inoltre richiedere soccorso non solo con una telefonata: tra i servizi previsti c’è infatti l’e-call, cioè la chiamata di emergenza automatica che parte da veicoli oggetto di incidente omologati a partire da aprile 2018 da parte delle auto. Sono disponibili inoltre servizi quali la traduzione multilingua, il supporto all’utente ipovedente o con ridotte capacità d’ascolto e l’App Where Are U, già da ora scaricabile sul proprio smartphone per testarla. Si tratta di un’App per l’emergenza collegata alla Centrale Unica di Risposta del NUE 112 Toscana, che permette di effettuare una chiamata di emergenza con il contestuale invio della posizione del chiamante.

L’eccezionalità di questa App sta nel fatto che essa “dialoga” con il sistema informativo della Centrale Unica di Risposta NUE 112 permettendo una localizzazione che aggiorna la posizione del chiamante in caso di richiesta di soccorso anche nei casi in cui il chiamante non sa o non è in grado di fornire dati precisi sulla sua posizione. L’App consente inoltre di effettuare volontariamente una chiamata muta e con appositi pulsanti è possibile segnalare il tipo di soccorso richiesto. Sarà operativa una volta avviata la migrazione telefonica al NUE nei singoli distretti telefonici.

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