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Allievi B, calciatore aggredito con calci alla testa. Choc e lacrime in campo


Assurdo quanto avvenuto sabato sera a Calenzano, durante una partita valida per il campionato degli Allievi B fra Calenzano e Casellina. Un altro episodio di violenza dentro il rettangolo di gioco, triste e preoccupante per tutto il nostro movimento.

A dieci minuti dalla fine, col Calenzano in vantaggio di due reti in una gara peraltro inutile per la qualificazione alla fase successiva del campionato (già ottenuta da entrambe), un giocatore del Casellina, secondo i testimoni, è stato atterrato da un avversario a palla lontana. E poi sarebbe stato picchiato violentemente con calci alla schiena e alla testa. Un episodio da Far West con il giocatore biancorosso a terra, impossibilitato a reagire. L’arbitro, sedicenne, ha fermato il gioco. Poi i soccorsi al giocatore del Casellina portati immediatamente da uno dei genitori dei ragazzi in campo. E’ arrivata anche l’ambulanza che ha immobilizzato il ragazzo sull’asse spinale mettendo anche un collare cervicale. Gli esami svolti a Careggi in tarda serata non hanno, fortunatamente, evidenziato lesioni gravi.

In tribuna in tanti hanno pianto. Sono episodi che non c’entrano niente col calcio. La gara intanto è finita col tre a zero del Calenzano che ha pure esultato sotto la tribuna dei propri genitori.: il giocatore dei padroni di casa era stato invece espulso, nel frattempo.

Nel frattempo è arrivato l’intervento del presidente del Casellina, Giovanni Bellosi: Grazie a tutti per la solidarietà. Non un fallo di gioco ma un’aggressione senza senso, pericolosa e vigliacca perché fatta con calci sulla schiena, in una partita ininfluente ai fini del campionato dove peraltro la squadra del giocatore che ha subito l’aggressione, il Casellina, stava perdendo in quel momento 2a0. Campionato dilettanti? No, Allievi B, ragazzini di 15 anni. Per fortuna stanno tutti bene, ma quest’ennesimo episodio ci impone una riflessione ma soprattutto la necessità di agire in senso educativo nel mondo del calcio giovanile: vanno pensate e realizzate quanto prima attività di educazione civica e di contrasto alla violenza e al bullismo in parallelo ad allenamenti e partite; è questo il prossimo obiettivo che vorrei realizzare a Casellina. Ringrazio il Calenzano per la vicinanza dimostrata e la forte solidarietà, il problema è di tutti: poteva benissimo succedere a parti invertite”.

Chiosa polemica. “Ps: attendo il bollettino Figc, vediamo se le follie normative porteranno ad una squalifica del nostro allenatore, colpevole di essere entrato in campo per soccorrere il ragazzo e quindi espulso; probabilmente un provvedimento corretto a livello regolamentare, ma sono davvero stanco di queste ottusità della Figc che antepongono formalismi a messaggi di educazione e rispetto di cui ci sarebbe tanto bisogno”.

Immediato anche il comunicato del Calenzano: “In merito a quanto accaduto del match di sabato degli Allievi B fra Calenzano e Casellina, il presidente Tartuferi e la Società tutta esprimono la propria solidarietà al ragazzo, alla famiglia ed a tutto il gruppo sportivo del Casellina. Da sempre la Società Pol Folgor Calenzano si dedica alla promozione di principi di lealtà ed etica sportiva ed anche in questo caso non mancherà di adottare tutte le azioni necessarie mantenendo alto il livello di attenzione e continuando ad essere veicolo di valori positivi affinché non accadano più episodi simili”.







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