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L’Impruneta se l’è giocata ma, a poco a poco, ha ceduto il passo alla prima della classe, perdendo il treno della vittoria nell’ultimo periodo della gara. Fatale un quarto quarto da 10-16 ed una carestia offensiva dei locali interrotta soltanto da viaggi reiterati in lunetta.
Non è stata una gara esaltante, non ve lo nascondiamo. Diciamo che le temperature registrate alla “Bombonera”, dopo il nuovo e sconfortante guasto, non contribuivano a scaldare gli animi di giocatori e tifosi. Temperatura misurata: 12,4 gradi, pochini considerando che il basket si gioca in canotta e pantaloncini corti. Noi c’eravamo e di fatto faceva freschino sugli spalti, malgrado giubbotti e cappelli.
Primo quarto da 15-18 e Valdera avanti nel punteggio, sotto controllo ma comunque insidiata da un’Impruneta mentalmente presente, nonostante assenze importanti nel roster: Giovannoni, Bruni, Ferrigno, Casalini…oltre metà del backcourt bianco-verde. Coach Canio Cristiani, allora, allunga le rotazioni e pesca dalla panchina minuti importanti di Giampà, Pellegrini, Brinck, Gavagnin per dare fiato ai titolari.
Il momento più cult della serata deriva proprio da qui e giunge a metà secondo quarto quando il n.24 Pelle “scende in campo” – la citazione non è casuale – e mette a referto un AND-1 che fa esaltare panchina e Palazzetto. Due punti pescati dal niente con tanto di fallo e tiro libero segnato…dagli spalti sale il coro: “C’è solo un presidente!”.
A 6:11 del secondo quarto Impruneta, grazie a Pelle e ai cingoli del trattore Ranauro, mette il naso avanti sul 21-20 e chiude il periodo sul 16-14. A metà gara il match è in sostanziale equilibrio: 31-32 per la Pallacanestro Valdera. Un pensiero ci balza in testa: vuoi vedere che facciamo il colpaccio…
Considerazione che regge anche ad inizio terzo quarto quando, riposato dall’intervallo, capitan Cocco prende le redini dell’attacco e ne piazza 4 filati dei 17 finali, sfruttando il gioco in post basso. Ma il fuoco è di paglia e la carica delle pile imprunetine si esaurisce con il passare dei minuti. La gara diventa spezzettata in maniera quasi insopportabile, il ritmo cala e si interrompe ogni 20 secondi, ghiacciando – data anche la temperatura – gambe e mani dei giocatori in campo.
L’unico a non sentire il freddo è l'”orso polare” Gasperini, on fire nel momento decisivo del match: una, due, tre bombe piedi a terra (con ampio spazio). La citazione è fin troppo banale…ma vien da sè: altro giro, altro tiro, altro regalo. Tre bombe in fila, ne arriverà un’altra di peso specifico consistente nell’ultimo periodo e 19 a referto per il n.25 con doppio effetto: staccare (e stancare) Impruneta e aprire il campo, favorendo il gioco sporco sotto canestro di un Gorini da 13 punti e le soluzioni in penetrazione di un Tozzini da 19.
L’Impruneta, di contro, si ferma in attacco e raccoglie punticini soltanto dalla lunetta, grazie a bonus giunti prestissimo nei quarti (per fischi fin troppo generosi da ambo le parti). Neanche la difesa a zona chiamata da Coach Cristiani cambia l’assunto del finale di gara, favorevole agli ospiti. Non bastano i 27 di Ranauro nè i 17 di Cocco e Impruneta, seppur rimanendo in partita fino ai minuti conclusivi, perde la seconda gara filata tra le mura amiche: 55-66.
Da segnalare l’esordio in bianco-verde di Giuseppe Senatori che andrà a sostituire Jacopo Casalini, costretto a rimanere fuori per diverso tempo a causa dell’infortunio a un dito con distaccamento della falange.














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