La retrocessione amara in Prima Categoria e il polverone alzatosi qualche settimana fa non hanno fermato l’attività sportiva della Rignanese. Prima Squadra e Juniores Regionali si sono regolarmente iscritti ai rispettivi campionati, come reso noto da una lettera del presidente Rossano Degl’Innocenti che, dopo la rottura con una significativa parte della dirigenza biancoverde, ha acquisito il comando delle operazioni estive con la volontà di allestire due compagini competitive.
Certo, il ridimensionamento drastico del budget ha comportato rinunce pesanti. Il capitano Stefano Sottili, ad esempio, ha scelto il progetto del Porta Romana. Il nuovo mister Alessio Miliani, scelto per costruire una stagione al vertice, ha deciso di lasciare. E allora ecco nomi nuovi: ad allenare prima squadra e Juniores arriveranno due rignanesi doc come Maurizio Magni e Marco Baldoni “ai quali vanno i ringraziamenti per il sostegno e la dedizione alla costruzione delle squadre” scrive lo stesso presidente Degl’Innocenti sui social.
Arrivano anche le prime conferme in organico. Rimarranno alla Rignanese i portieri David Vestri e Andrea Chiti, i difensori Alessio Fagioli e Alberto Molinu, il centrocampista Esmond Nety, gli attaccanti Riccardo Landini e Fausto Bevicini. Una spina dorsale non da poco in attesa dei rinforzi dal mercato.
Nel frattempo, però, la Vecchia Guardia si è dimessa in blocco: il gruppo di storici dirigenti biancoverdi che ha permesso alla società di raggiungere il traguardo della Serie D ha scelto di lasciare dopo le frizioni col presidente. E allora Carlo Martini, Fabio Bettucci, Romano Bagnoschi e Mauro Ricceri hanno diffuso un comunicato per spiegare i motivi del loro addio:
“Non ci interessa creare polemiche, ma la verità è tutt’altra rispetto a quello che qualcuno voleva far credere”, prima di proseguire “Crediamo che quanto accaduto potesse essere anticipato senza arrecare danni alla società e soprattutto alla parte sportiva”.
Un comunicato amaro ma orgoglioso: “Facciamo notare che negli anni, per poter sviluppare tutta l’attività sportiva, la società ha dovuto costruire un campo da calcio a otto e una rigenerazione del sussidiario” e diversi altri atti di rivendicazione orgogliosa del buon lavoro svolto. Fino alla chiusura del cerchio: “Auguriamo al nuovo che avanza i migliori risultati sportivi e non. E comunque sempre forza Rignanese”.