Una sorta di pellegrinaggio viola silenzioso, iniziato questa mattina e continuato fino alle 21:00 di questa sera, con una parentesi da sottolineare, organizzata dalla Curva Fiesole ed avviata attorno alle 18:30 di questo pomeriggio, mercoledì 20 Marzo. Prima in attesa di fronte all’ingresso del Viola Park, poi in un lento cammino solenne al suo interno dove i tifosi si son presi del tempo per preparare un degno omaggio al loro Dirigente Generale: Joe Barone, “uno di noi”, come hanno cantato a squarciagola i ragazzi della curva.
“Da fiorentino te ne sei andato….questo popolo ti sarà per sempre grato”.
Questa la scritta viola su sfondo bianco srotolata dai tifosi di fronte alla stadio “Curva Fiesole” e poi sorretta lungo il tragitto che ha portato la comitiva di fronte alla camera ardente. Qui, in maniera ordinata, i ragazzi viola si sono schierati all’ingresso, rispettando spazi e dolore, il mega striscione davanti a loro e un’unica voce intervallata da qualche uscita fuori campo – “Grande Joe” o “Forza Rocco” – e tanti applausi. In attesa dell’arrivo di Rocco Commisso, affiancato dalla famiglia di Joe Barone, la moglie Camilla e i figli, in lacrime. Accanto a loro una foto di Joe e una corona donata dalla Curva Fiesole, poi le parole di Commisso e del primogenito di Joe e Camilla, Pietro Barone.
“Intitoleremo la Villa Viola a Joe Barone”, le parole del presidente italo-americano che ha perso il suo braccio destro, più di un amico. Barone, al pari di Commisso, ha dedicato anima e corpo alla realizzazione della cittadella viola e all’interno della villa, quartier generale della dirigenza realizzata da DAM Costruzioni, aveva il suo ufficio: la scorsa estate Dai Colli Fiorentini entrò in esclusiva nella rinnovata struttura e immortalò il Direttore Generale della Fiorentina assieme a Gabriele Del Gaudio, titolare della general contractor che aveva curato i lavori e ha ricordato, sui propri canali social, Joe Barone.
“Nostro padre ha dedicato la sua vita a voi, amava ognuno di voi elavorava 24 ore al giorno per voi. Grazie.”, le parole di Pietro, abbracciato alla madre Camilla e circondato dai fratelli, rivolti alla schiera di tifosi viola.
Dopo le dichiarazioni commosse della famiglia Barone, la Curva Fiesole ha preso la parola tramite uno dei rappresentanti storici, Pindo: “Non siamo venuti a salutare un semplice dirigente ma uno di noi, Joe era un vero ultra e molti neanche sanno cosa ha fatto per noi. Con i modi e i tempi giusti vi dirò tutto.”.
Infine, i tantissimi tifosi raccolti a semicerchio in un abbraccio metaforico alla famiglia, hanno acceso fumogeni rossi e sventolato bandiere, continuando a cantare per Joe.
