Foto di Fabio Vanzi
Centinaia di persone – si parla di addirittura mille -sono scese in piazza a Scandicci per chiedere la pace in Ucraina.
Il presidio, intitolato ‘Uniti per la pace’, è stata indetto da Regione Toscana, Città metropolitana di Firenze, Anci Toscana e i Comuni, tra i quali ha partecipato anche Bagno a Ripoli.
In piazza hanno sventolato numerose bandiere della pace, a fianco di quelle dell’Ucraina e dell’Unione europea. Presente il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e numerosi sindaci con la fascia tricolore tra cui Paolo Sottani di Greve in Chianti, Roberto Ciappi di San Casciano, Alessio Calamandrei di Impruneta, David Baroncelli di Barberino Tavarnelle, Monica Marini di Pontassieve, gli assessori Francesco Pignotti e Francesco Cellini di Bagno a Ripoli.
Insieme agli interventi istituzionali ha portato la propria testimonianza una giovane studentessa la cui madre è di origine ucraina: “Stamattina mi sono svegliata e mia mamma piangeva perché aveva appena sentito amici e parenti in Ucraina che dopo i bombardamenti erano in fuga e hanno perso la casa. Mio zio e mio nonno sono invece stati chiamati al fronte“.
Poi la voce di alcuni cittadini di origini ucraine.
“Grazie di cuore a tutti voi – ha detto la viceconsole ucraina a Firenze -. Amo l’Italia, il nostro popolo chiede solo di vivere in pace e il vostro auto è fondamentale perché per fermare questa aggressione bisogna essere tutti uniti“.
“Le parole di Putin nascondono l’ipocrisia di volere la pace – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – mentre vediamo le peggiori immagini di guerra, carri armati e bombardamenti che creano morti e portano il conflitto nel cuore dell’Europa. L’Ucraina è il cuore dell’Europa. Putin sta tenendo un comportamento nazista. La pace vuol dire l’autodeterminazione dei popoli”.
