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Un nuovo striscione polemico: “Ponte a Ema: da paese e spartitraffico”

Dopo il Viola Park, un nuovo striscione polemico è stato esposto a Bagno a Ripoli, questa volta nella frazione di Ponte a Ema: “Da paese a spartitraffico”, si legge. 

Di seguito la spiegazione di quanto riportato nero su bianco sullo striscione, appeso sul ponticino che lega le due parti del paese separate dal fiume Ema:
Paese di frontiera diviso tra due amministrazioni che, nel corso degli ultimi decenni, sono state presenti solo per acconsentire a lottizzazioni dei già pochi terreni ancora non edificati, oggi sconta più di molti altri centri scelte politiche miopi.
 
Nuove costruzioni o frazionamenti, senza la necessaria valutazione degli effetti su una viabilità ormai insufficiente, sia per l’incremento delle auto presenti su strada, sia per un trasporto pubblico indecente; cronica mancanza di posti auto;
pochi o assenti i marciapiedi; verde pubblico modesto e poco curato; una scuola – questa sì, bella – a rischio di chiusura, mentre a poche centinaia di metri se ne costruiscono di nuove; negozi e attività in gran parte invece già chiusi.
 
Insomma, oppressa tra l’autostrada, la Chiantigiana e la sua variante, una sola cosa non manca a Ponte a Ema: il traffico, destinato a peggiorare ulteriormente se anche il progetto di ampliamento dell’International School of Florence andrà avanti, sottraendo a chi vi abita anche l’ultimo sfogo verde dell’intero paese. Ponte a Ema: da paese e spartitraffico.
 
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