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Svastiche e croci celtiche a scuola, la preside risponde con un comunicato. Funaro: “Firenze non si piega alla violenza fascista”

Dar peso e profondità alle coscienze giovanili, ricavando un pretesto di dibattito (e quindi del buono) da un caso di vandalismo oppure gettare la polvere sotto il tappeto omettendo la questione? A tale quesito la Dirigente Scolastica del Liceo Classico Michelangiolo di Firenze, Federica Gambogi, in carica da settembre 2024, ha scelto di non prestare il fianco all’indifferenza che dilaga in questi tempi di revanscismi e preoccupanti nostalgie. 

Ha fatto proprio il precetto gramsciano – “Odio gli indifferenti” – e ha comunicato quanto accaduto alla comunità educante, ovvero studentesse e studenti, genitori, insegnanti, personale scolastico, malgrado il polverone mediatico che si sarebbe sollevato e l’occhio del ciclone nel quale sarebbe finito il Liceo. Cosa è successo? Intrusioni non autorizzate nel periodo delle festività con disegni di simboli fin troppo tristemente noti; parliamo di svastiche e croci celtiche rinvenute su fogli di carta presenti nell’ufficio della preside e su una lavagna all’interno di un’aula, velocemente cancellate. Al di là dell’operazione “canc” attuata dalla cimosa rimane l’assurdità e la gravità di inneggiare a certi simboli che richiamano dittatura, follia omicida, razzismo, camere a gas, guerra, intolleranza, mancanza di libertà. 

Fa paura trovare le svastiche nelle scuole, proprio in un ambiente che dovrebbe educare all’inclusione e all’apertura mentale oppressa da Fascismo e Nazismo: “Questi atti – scrive la preside – offendono non solo i principi e i valori fondamentali di rispetto, inclusione e convivenza civile che la nostra scuola promuove, ma l’intera comunità scolastica”. 

L’accaduto, ha spiegato la preside, è stato denunciato ai carabinieri. Intanto Gambogi fa sapere di aver anche adottato ulteriori misure di sicurezza, tra cui una maggiore attenzione ai controlli di accesso e alla sorveglianza degli spazi scolastici e di aver inoltrato una formale richiesta alla Città metropolitana di Firenze per l’installazione di un impianto di allarme e videosorveglianza all’esterno dei varchi di ingresso. Detto ciò, la questione è divenuto pretesto per parlarne in classe questa mattina, al rientro in aula degli studenti, diventando tema di approfondimento. 

Sul caso è intervenuta anche la sindaca di Firenze Sara Funaro, con queste parole: “Firenze non si piega alla violenza fascista. Le scritte comparse in via Pisana e i simboli al liceo Michelangiolo sono dei segnali preoccupanti e una provocazione alla nostra città, da sempre profondamente democratica. Faremo rimuovere il prima possibile queste frasi vergognose. Alla dirigente, all’istituto e alle studentesse e agli studenti va tutta la mia solidarietà per questo atto vile. A Firenze non c’è spazio per l’odio e l’intolleranza, non abbasseremo la guardia.”

Ricordiamo che di fronte al Michelangiolo di Firenze, nel febbraio 2023, avvenne un’aggressione contro un gruppo di liceali del Collettivo Sum da parte di militanti di Azione Studentesca, episodio a cui seguì anche una partecipata manifestazione di protesta che sfilò per le via della città. 

 

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