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Serie D- Il Livorno: “Dal Grosseto calci e sputi sugli spalti”. Replica: “E voi all’andata?”

Domenica sul campo è finita 0-0. Ma è arrivato un turbine di polemiche lo stesso. Grosseto-Livorno, big match della giornata di Serie D, è storia di tensioni: i maremmani hanno strappato il pari nonostante 70 minuti di inferiorità numerica per il rosso a Possenti che è apparso agli addetti ai lavori come una follia arbitrale, immediatamente condannata dal dg biancorosso Vetrini in conferenza: “Ennesimo episodio che il Livorno è stato bravo a sfruttare. In oltre due anni che siamo qua è accaduto una sola volta che nelle sfide contro di loro non ci siano stati episodi a loro favore: all’andata, quando vinsero 5-2. Loro sono talmente forti da non aver bisogno di questi interventi dall’alto”.

Questo per quanto riguarda il campo. A scaldare il big match di Serie D poi è stato ciò che è accaduto sugli spalti. Il Livorno in un durissimo comunicato ha denunciato gli episodi di violenza avvenuti nella tribuna dello stadio Carlo Zecchini di Grosseto, in occasione della sfida Grosseto-Livorno, nei confronti della dirigenza amaranto – si legge nel comunicato -. Azioni, nello specifico pugni, colpi, spinte, sputi e lanci di oggetti, per le quali la società sta raccogliendo materiale filmato e testimonianze al fine di potersi muovere nel modo più adeguato nelle sedi competenti, affinché venga fatta giustizia su quanto accaduto. Nel contempo, cogliamo l’occasione per ringraziare la nostra formidabile tifoseria, dal comportamento impeccabile, straordinaria sia in numero di presenze che in qualità di sostegno, che ha saputo evitare le provocazioni prima e dopo la partita”.

Gli episodi a cui fa riferimento il Livorno sono quelli dell’aggressione al presidente Esciua e al direttore marketing Laudicino, costretto alle cure in ospedale (sette giorni di prognosi per quest’ultimo) in tribuna autorità. Così lo stesso Laudicino sui social: “È stata una pagina di cronaca nera al termine di un bel pomeriggio di sport e il mio auspicio è che vengano individuati i responsabili e puniti in maniera esemplare. Fortunatamente ci sono diversi video che in questo senso aiuteranno le forze dell’ordine. Mi spiace perché, dopo aver preso un violento colpo alla testa, alle spalle, mentre scendevo, negli attimi seguenti non ho avuto la lucidità per denunciare immediatamente quella che stava diventando una caccia all’uomo alla quale hanno preso parte non solo tifosi locali ma addetti ai lavori. Mi hanno fatto rifugiare sul pullman in attesa che gli animi sbollissero”.

Questa invece la replica del Grosseto: “Prendiamo le distanze in modo inequivocabile da qualsiasi atto violento eventualmente avvenuto nella tribuna dello stadio Carlo Zecchini in occasione della partita Grosseto – Livorno e auspicano che le autorità competenti prendano i dovuti provvedimenti qualora venissero riscontrate responsabilità. Questa situazione, peraltro, fa seguito alla partita di andata Livorno – Grosseto durante la quale il patron Giovanni Lamioni, suo figlio Francesco e i dirigenti unionisti sono stati vittime di ripetute aggressioni in tribuna. In quell’occasione, il Grosseto decise di non prendere provvedimenti su quanto accaduto per non esacerbare gli animi in vista della partita di ritorno e si limitò a rappresentare la propria mortificazione al presidente del Livorno.  Nel prendere le distanze da pochi facinorosi, il Grosseto ringrazia i propri sostenitori per la splendida cornice di pubblico e per il costante sostegno alla squadra. Ci auguriamo che il clima tra le due tifoserie possa al più presto normalizzarsi, rimanendo legate solo da una sana rivalità sportiva”. 

Accuse che rimbalzano da una parte all’altra. Tutti da capire, quindi, i possibili scenari.

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