Fa ancora discutere il match fra Pontedera e San Donato Tavarnelle, in Serie C. Ma se sul campo il verdetto è ormai incontrovertibile (4-2 per i gialloblù, fondamentale colpo esterno in ottica salvezza), è curioso quanto avvenuto… sugli spalti e nella tribuna stampa dello stadio Mannucci. Al momento del secondo gol gialloblù, infatti, il momentaneo 1-2 firmato Alessio Rossi sul finire del primo tempo, il giocatore sarebbe stato ironicamente definito “pallone d’oro” dallo speaker di casa.
Il motivo? Rossi ha esultato in modo assai animoso sotto la tribuna dove erano assiepati i tifosi gialloblù (una trentina). E qualcuno del Pontedera si è lamentato del fatto che i sostenitori del San Donato Tavarnelle fossero stati sistemati proprio nella stessa tribuna del pubblico locale, lasciando vuoto il settore ospiti (a causa, immaginiamo, anche della pioggia battente e del freddo). Resta il fatto che in pochi fanno caso, nell’esultanza per il gol, all’appellativo riservato dallo speaker locale a Rossi. Che però viene sostituito all’82’, sul 2-2: il ragazzo, all’annuncio della sua sostituzione, è stato ancora definito “pallone d’oro” dalla voce ufficiale del Pontedera. E i tifosi gialloblù non l’hanno presa bene, iniziando ad inveire contro lo speaker: sono intervenute le forze pubbliche per evitare una degenerazione della situazione.
Dopo la gara il Pontedera si è scusato con gli ospiti, affermando che i dirigenti di casa sono “profondamente rammaricati per il comportamento non professionale e non in linea con i nostri valori e le nostre norme di condotta. La nostra società riconosce da sempre l’importanza di un comportamento etico e professionale nel mondo dello sport: riteniamo che ogni partita debba essere caratterizzata da un rispetto reciproco tra le squadre ed i loro sostenitori”. Il San Donato per ora tace. Ma non sono esclusi provvedimenti nei confronti dello speaker: rischia il Daspo.