Le scuole di tutta la penisola si stanno preparando alla ripartenza. Da metà settembre anche la Regione Toscana darà avvio al nuovo ciclo scolastico 2021 – 22.
Sono però ancora molti i dubbi e le domande riguardo la gestione della stessa istruzione.
Facciamo quindi chiarezza su quali sono i punti più importanti da conoscere – secondo quanto riportato dalle istituzioni – per rientrare a scuola in sicurezza:
COME CI SI MUOVERA’ ALL’INTERNO DELLA STRUTTURA SCOLASTICA?
- Restano conformi a quelle dello scorso anno le regole riguardo ai comportamenti preventivi: sarà necessario l’uso della mascherina, la pratica dell’igienizzazione delle mani – favorita dalla messa a disposizione di erogatori di prodotti disinfettanti – ed il rispetto delle ordinarie prescrizioni di distanziamento nelle fasi di ingresso e uscita dai locali dedicati alla refezione e le pratiche di igienizzazione personale
- L’arrivo a scuola degli alunni potrà essere differito e scaglionato in maniera da evitare assembramenti nelle aree esterne e nei deflussi verso l’interno, nel rispetto delle ordinarie mansioni di accoglienza e di vigilanza attribuite al personale ausiliario
- All’interno della struttura sarà ancora assicurato il rispetto delle ordinarie misure di areazione dei locali e della pulizia quotidiana di tutti gli ambienti.
COSA ACCADE SE UN ALUNNO RISULTA POSITIVO?
In presenza di un caso positivo, verrà richiesto dal Dipartimento di Sanità l’elenco di coloro che hanno frequentato la sezione nelle 48 ore precedenti la comparsa dei sintomi e l’effettuazione del tampone – alunni, docenti e non, personale dei servizi, ecc -. Per tutti i contatti stretti verrà emesso un provvedimento di quarantena preventiva.
CHI SONO I CONTATTI STRETTI?
Sono considerati contatti stretti tutti gli alunni della classe.
I docenti, se hanno rispettato le misure anti-covid (mascherina e distanziamento), non sono individuati come contatti stretti: dovranno effetture un test molecolare di screening, ma in attesa dell’esito potranno recarsi a lavoro
QUANTO DURA LA QUARANTENA PREVENTIVA?
Il provvedimento di quarantena avrà termine con l’esito negativo del tampone molecolare eseguito il decimo giorno seguente all’ultimo contatto oppure al quattordicesimo giorno in assenza di sintomi.
COSA ACCADE SE UN DOCENTE RISULTA POSITIVO?
Se il docente ha svolto la propria attività rispettando le misure di prevenzione, gli alunni delle classi coinvolte sospenderanno la frequenza fino all’esito negativo di un tampone atigenico che verrà effettuato da parte dei sanitari del dipartimento di Sanità Pubblica
COME AVVIENE LA RIAMMISIONE DI UN ALUNNO RISULTATO POSITIVO?
Lo studente potrà rientare a scuola con un’attestazione del Dipartimento di Sanità Pubblica rilasciato grazie ad un tampone molecolare con esito negativo eseguito dopo il decimo giorno (se asintomatico da almeno 3 giorni) dalla comparsa della positività o dei sintomi. Qualora dopo il decimo giorno esso risultasse positivo, la persona riprenderà la frequenza al ventunesimo giorno dalla comparsa della positività o dei sintomi.
CHE COSA FARE SE SI HANNO SINTOMI COLLEGATI AL COVID?
In caso febbre, malessere o altre indisposizioni, l’alunno dovrà rimanere a casa e contattare il medico di famiglia o il pediatra. Quest’ultimo valuterà se richiedere all’Azienda Sanitaria l’esecuzione del tampone.
Se il tampone risulterà negativo, per procedere alla riammissione scolastica, il pediatra/medico dovrà rilasciare un certificato che attesti la negatività del tampone e la risoluzione dei sintomi.
In caso di esito positivo del tampone, l’alunno è messo in isolamento dal Dipartimento e, per la riammissione alla struttura scolastica, dovrà seguire le linee guida riportate nel punto precedente.