Fumata nera per lo scudo verde.
Durante la conferenza di giovedì 12 Aprile il sindaco di Firenze Dario Nardella ha detto “Voglio che sia chiaro a tutti, la prima fase sarà esclusivamente di monitoraggio. Non è previsto alcun ‘pedaggio’.
Nella giornata di mercoledì 11 Aprile il primo cittadino aveva incontrato, insieme agli assessori comunali alla Mobilità Stefano Giorgetti e all’Ambiente Andrea Giorgio, i rappresentanti dei comuni della metrocittà.
Nei prossimi mesi scatterà, dunque, la prima fase dello Scudo verde che non prevede alcun pedaggio: sarà soltanto di monitoraggio dei flussi dei veicoli in ingresso e uscita dalla città di Firenze. Un monitoraggio che sarà non solo quantitativo ma qualitativo in modo da consentire l’individuazione delle tipologie dei veicoli e del loro contributo all’inquinamento: ” Sulle strade – ha detto Nardella – circolano tanti veicoli diesel euro 4, per questo abbiamo intensificato i controlli.
La seconda fase entrerà in funzione non prima del 2025 con modalità ancora da decidere e andrà di pari passo con la realizzazione di tutti i vari capitoli del Pums (Piano Urbano mobilità sostenibile) come trasporto pubblico, tramvie, parcheggi scambiatori, potenziamento del trasporto ferroviario.
Intanto continuerà fino ad ottobre il posizionamento delle 81 porte telematiche che circonderanno la città e monitoreranno i flussi viari in entrata.
“Saremo la prima città ad avere una mappatura del traffico veicolare che entra in città. Potremo verificare se circolano mezzi vietati già oggi, oltre ad un maggiore controllo sui bus turistici” ha detto il sindaco.
La versione finale dello scudo seguirà invece ad un “protocollo” sottoscritto tra i comuni di tutta la metrocittà. Ci lavoreranno lo stesso Giorgetti e Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli e consigliere delegato a trasporto pubblico e mobilità in Città Metropolitana.
Foto dal gruppo facebook ‘Sei di Campo di Marte’