Benzina mai così cara dal 2014. Il costo dei carburanti alla pompa per i consumatori sta continuando a salire ormai da mesi e, proprio negli ultimi giorni, ha raggiunto livelli che non si toccavano dell’ottobre di 7 anni fa. Dall’inizio dell’anno, dalla rilevazione del 4 gennaio, un pieno da 50 litri è aumentato di 11 euro e 46 cent per la benzina e di 9 euro e 88 cent per il gasolio, con un rincaro, rispettivamente, del 15,9% e del 15%
Secondo le rilevazioni settimanali del Mite, il prezzo medio della verde in modalità self si è attestato nella settimana appena trascorsa a 1,670 euro al litro (in rialzo di 8,58 centesimi), ovvero al livello più alto dalla fine dell’ottobre 2014, quando viaggiava in media a 1,681 euro. Sale anche il prezzo del diesel, in rialzo di 6,58 centesimi, a 1,516 euro al litro.
Secondo i dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica, salgono ancora i prezzi dei carburanti, che si attestano, in modalità self service, a 1,671 euro al litro per la benzina e a 1,517 euro per il gasolio.
Le ragioni dell’aumento dei prezzi dei carburanti è da mettere in relazione con l’aumento delle materie prime che si sta registrando a livello globale a causa dell’impatto della pandemia da covid19. Fra queste c’è anche il petrolio. L’Italia, inoltre, è uno dei Paesi in cui le accise sulla benzina sono fra le più alte.
“Bisogna che il Governo intervenga non solo su luce e gas, ma anche sul caro benzina, riducendo le accise sui carburanti. Altrimenti queste tre voci rischiano di far schizzare verso l’alto l’inflazione con ripercussioni sul potere d’acquisto delle famiglie e, di conseguenza, sui consumi. La benzina, arrivando a 1,671 euro al litro, raggiunge un record dal 27 ottobre 2014, ossia quasi 7 anni fa, quando svettò a 1681 euro al litro, mentre il gasolio, toccando i 1,517 euro al litro, raggiunge il valore massimo dal 27 maggio 2019, quando si attestò a 1.525 euro al litro”, commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.