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“RIS Chianti, il ritorno”: in trincea nei boschi chiantigiani, aspettando nuova manodopera!

Foto di Marco Cappelletti, RIS-Fotografo!












Un bottino da 4 sacchi di indifferenziata riempiti, altri 5 colmati con la plastica, una decina di molle da materasso, circa 40 chili di ferraglia, 5 sciacquoni e altrettanti gabinetti, una aspirapolvere, tre frigoriferi di cui due grandi da casa, 3 gomme di auto, un lavandino, 300 – dicasi 300 – bottiglie di vetro, 5 batterie per la macchina. 

Un supermarket del sudicio confezionato in 3 ore e mezzo, dalle 14:30 sino alle 17:00 di domenica 20 Febbraio. I RIS Chianti (acronimo di “raccattiamo il sudicio”) sono tornati e, a considerare l’entità dell’intervento, vien da esclamare soltanto: MENOMALE! Si, scritto in maiuscolo.  

Dopo un periodo di inattività legato alla stagione e all’impennata recente (ma passata) dei casi covid19, il reparto anti-sudicio del Chianti si è nuovamente riunito per un nuovo pomeriggio in trincea, sotto i bombardamenti di un’inciviltà ancora troppo diffusa. Dove? Nei pressi della località Lucarelli, tra Panzano e Radda in Chianti.






Sul fronte quasi senese delle terre chiantigiane, undici ragazzi di età mista (da 20 ai 50 circa) ma prevalentemente giovani, si sono armati di pazienza per rimuovere dalla natura ciò che per eccellenza è innaturale: plastica, ferro, alluminio, porcellana ed altro materiale inquinante. Gettato dalla statale, magari di notte, senza sensi di colpa.

E mentre attendiamo significative strategie amministrative come fototrappole che incastrino i “furbetti del sudicio”, c’è chi per fortuna sgombra il campo da materiale con tempi di degradazione infiniti: per una bottiglietta di plastica servono oltre 400 anni, per una lattina di coca cola in alluminio circa 100 anni, per un banale pezzo di carta dai 4 ai 6 mesi. Immaginate voi per un frigorifero o un gabinetto. 

Per questo, ovvero per compensare al meglio l’indifferenza e l’idiozia di alcuni, occorre la sensibilità dei più: come ci ricorda Celeste, tra le fondatrici di RIS Chianti, c’è sempre bisogno di nuova manodopera che aiuti, sparga voce, dia una mano come può e contribuisca ad un cambiamento culturale già in atto (ma da incentivare ulteriormente!).

E allora ci uniamo all’appello, rilanciandolo: il prossimo appuntamento, da confermare, è per domenica 6 Marzo, nuovamente in zona Lucarelli per un “bis” necessario. La partecipazione è libera e graditissima: per restare aggiornati e conoscere tutti le iniziative di RIS Chianti vi invitiamo a seguire le pagine social. 

Facebook: RIS Chianti 
Instagram: RIS Chianti

 

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