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Paesello, facciamo un resoconto?

Siamo alla fine di quest’annata e oggi ho voglia di fare due chiacchiere con voi, quindi… Paesello, facciamo un resoconto?

Potremmo dire che questo 2022 ha avuto un sapore di ripartenza, dopo due anni di stop di vita per tutti quanti è stato un piacere poter riprendere in mano le nostre vite senza DPCM, senza restrizioni e quant’altro che ci avevano appesantito il cuore.
È stato un anno pieno di abbracci e forse ci eravamo quasi scordati del loro calore.
A livello di paese, l’Impruneta non cambia, si smussa ma la sua linfa rimane quella.
Non se ne vanno le buche, quelle aumentano, paian funghi.
I marciapiedi pell’amordiddio.
Non diminuiscono i semafori, si spostano ma guai a levarli, ormai sono parte del paesello, ci siamo quasi affezionati e poi ci permettono di ammirare il panorama, le nostre belle colline dai mille colori.
Non mancano le polemiche, quelle ci saranno anche nel 2030. Sono parte integrante dell’essere imprunetino, è una caratteristica che abbiamo dalla nascita, dovrebbero aggiungercela sulla carta d’identità. Imprunetino/a: tratto speciale: la polemica.
Non sono mancati i battibecchi, i polveroni, le ciane di paese che corrono veloci sui sampietrini e passano dalle botteghe alle finestre, alle sedie del bar fino alla coda della posta.
L’Impruneta non cambia se non cambiano gli imprunetini.

Alcune attività hanno chiuso il bandone e questo è sempre un dispiacere, inutile far finta di niente. Io cammino molto, sapete che mi piace mettere un piede davanti all’altro per le nostre stradine. I fondi vuoti pieni di polvere sono tanti e mi rammarico sempre. Potresti essere una Ferrari fiammante paesello, potresti…

I quattro Rioni sono tornati a far svettare le loro bandiere e noi rionali abbiamo tirato fuori nuovamente le maglie coi i colori che abbracciano i nostri cuori. Abbiamo rivissuto le sagre paesane e poi abbiamo riprovato quelle sensazioni uniche, magiche che solo la Festa dell’Uva sa regalarci. Abbiamo cantato, cenato appiccicati, brindato, pianto, riso a crepapelle, ci siamo abbracciati e abbiamo riportato in piazza la nostra anima. Quattro cuori, una sola magia. Che emozione, la risento anche adesso.

E la Fiera, la nostra Fiera Millenaria che ha invaso la Piazza Nova, anche lei c’era mancata tanto! Il Luna Park, il Fierone coi suoi animali, il profumo dei brigidini, il croccante, il giro sul Tagadà, il ForMariLlòNio del nostro cuore e la ciambellina tradizionale… Ah che bella la nostra Fiera!
I Loggiati poi, come non nominarli! Li abbiamo aspettati così tanto che poi pareva inverosimile poterci rientrare. Belli, eleganti, caratteristici e pieni di quella che è la cultura e l’arte imprunetina. Loggiati che sanno di noi e che hanno avuto l’onore di accogliere tante persone dalla loro apertura, una bellissima cena dedicata al Peposo dei quattro Rioni, La Città dei Lettori, tanta musica splendida e molti altri eventi culturali che hanno messo sul piedistallo la nostra Impruneta.
C’è stato il Natale, con le luminarie ed un alberone bello pieno che svetta tutt’ora nella nostra piazza e non era scontato quest’anno.






Quante belle cose ci sono state.
Anche note amare, come sempre del resto. Il mondo, la vita è composta da pioggia e da sole.
Ringrazio tutti coloro che si adoperano ogni giorno per tenere alta la bandiera imprunetina, che credono in questo paese e che s’ingegnano per valorizzarlo. Non solo con le parole perché si sa che fin lì ci si arriva tutti volendo ma coi fatti, con le azioni. Va bene anche sbagliare, l’importante è FARE. È tutto in divenire o almeno è quello che mi auguro. Ampliare e valorizzare, guai a bubare e screditare. Vedremo cosa ci porterà questo 2023, mi auguro che possa levare la polvere da alcuni fondi, che sia ricco di eventi, attività, sorrisi, giochi, associazioni e cultura.
Quindi paesello, brindo a te, alle tue colline e alla tua linfa.
Fatelo anche voi un resoconto, fa sempre bene fare il punto della situazione a prescindere dall’annata.
Un desiderio per il 2023? Parto io… RIFATE IL MARCIAPIEDE IN VIA MAZZINI! Ora aspetto i vostri desideri miei cari compaesani…

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