(ANSA) – FIRENZE, 05 GEN – E’ arrivata dall’Istituto zooprofilattico la conferma che a causare la morte di almeno un cane negli scorsi giorni all’Isolotto, a Firenze, è stata la stricnina, rilevata durante esami sulle carcasse.
La stricnina è un alcaloide particolarmente tossico, ancora oggi utilizzato come pesticida contro piccoli vertebrati quali uccelli e roditori. Il veleno agisce impendendo l’interazione della glicina con i suoi specifici recettori. Venendo a mancare questo importantissimo freno inibitore, si producono contrazioni muscolari prolungate, dolorose e generalizzate, simili a convulsioni. La contemporanea contrazione dei muscoli estensori e di quelli flessori provoca gravi danni muscolari.
Lo riferisce il Comune riguardo ai casi di decessi di alcuni cani nel parco pubblico di San Bartolo a Cintoia, periferia ovest della città: nel dettaglio si è verificato l’avvelenamento di ben sei cani tra il 24 e il 31 dicembre. Cinque avevano frequentato, poco prima dell’intossicazione, il nuovo parco accanto al PalaWanny, mentre l’ultimo, la mattina del 31, era stato in via dell’Argingrosso. Tre di loro purtroppo sono morti.
Il parco è stato chiuso ieri con ordinanza comunale perché indicato come luogo dove hanno passeggiato alcuni cani morti improvvisamente tra Natale e Capodanno. Rimane interdetto al pubblico e nei prossimi giorni partiranno le analisi in modo da predisporre la bonifica dei terreni.
Dai sopralluoghi già effettuati (l’ultimo in data 5 gennaio), si spiega dal Comune, non sono state trovate tracce di veleno, esche o polpette. Saranno effettuate a questo punto analisi dell’erba del prato.
“In attesa dei risultati dei controlli invitiamo tutti i cittadini alla massima prudenza, anche in altre aree verdi limitrofe – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio – A questo punto sembra purtroppo chiaro che qualcuno abbia deliberatamente voluto fare del male agli animali con un comportamento criminale. Da parte nostra ribadiamo la nostra solidarietà ai padroni dei cani morti a seguito di quelle che sembrano azioni folli e cattive e ci riserviamo di valutare se costituirci parte civile a un eventuale processo“. (ANSA).