Era stato trovato dal fratello nella propria abitazione, senza vita, le mani legate dietro la schiena con nastro adesivo e la testa coperta. Da subito era stata avviata un’indagine per omicidio: l’uomo ucciso era Safaei Chakar Kiomars, 72enne commerciante iraniano trovato privo di vita nel suo appartamento in via de Pinedo, nel quartiere di Novoli. L’uomo era in Italia dalla fine degli anni ’70 venditore ambulante di souvenir nel mercato del Porcellino nel centro storico. Qui i suoi colleghi lo hanno ricordato con fiori e scritte: ‘Il tempo lenirà il dolore ma il suo vivo ricordo ci accompagnerà per sempre. Buon viaggio caro amico’.
L’appartamento dell’uomo, al quino piano, era stato messo a soqquadro. L’autopsia, eseguita ieri, ha rilevato fratture sul corpo, ma non sarebbero state quelle a determinare la morte, facendo invece ipotizzare che l’uomo, che tra l’altro era cardiopatico, fosse stato picchiato.
Ieri, domenica 3 dicembre, a tre giorni dall’omicidio, due persone sono state sottoposte a fermo. E’ quanto si apprende da ambienti degli inquirenti. Il fermo, firmato dal pm Sandro Cutrignelli, riguarderebbe due fratelli, un dipendente e un ex dipendente del commerciante. L’ipotesi vagliata è quella di una rapina finita male.