Femminicio in Val di Sieve e di preciso a Rufina dove una donna è stata trovata senza vita in casa, mentre il compagno si è lanciato dalla finestra ed ora si trova in gravi condizioni a Careggi. Ad intervenire sono stati i Carabinieri della Compagnia di Pontassieve questa mattina, su richiesta del 118, per un verosimile caso di omicidio e tentato suicidio.
Si tratta di una giovane coppia del posto: la vittima è Eleonora Guidi, 34 anni, accoltellata in maniera fatale mentre il compagno portato in codice rosso all’ospedale è Lorenzo Innocenti, 37 anni. All’alba, quando è avvenuta la tragedia, alcuni vicini hanno dato l’allarme, sono intervenuti 118 e Pegaso ma per la donna non c’era più niente da fare mentre l’elisoccorso ha trasportato l’uomo a Careggi. Il fatto è avvenuto in via Cesare Pavese, parallela alla via principale che attraversa la frazione.
Il bambino della coppia, di meno di due anni, a quanto ricostruito era nell’abitazione quando la madre è stata uccisa, ma starebbe bene. Il sindaco di Rufina, Daniele Venturi, è intervenuto sull’accaduto attraverso i canali social:
Oggi la nostra comunità è stata colpita da una enorme ed inaspettata tragedia che ha visto coinvolta una giovane coppia. Come Amministrazione Comunale ci stringiamo forte al dolore delle famiglie coinvolte e di tutta la comunità in lutto per l’accaduto. Le forze dell’ordine stanno conducendo le indagini e sono in corso le attività inquirenti da parte della Procura. Ora è il momento del silenzio, del rispetto del dolore e del cordoglio. Poi, ci dovremo interrogare tutti su quali strumenti e azioni mettere in campo affinché tragedie come queste non si ripetano. Le iniziative istituzionali di oggi sono annullate. In questi momenti, soprattutto quando si conoscono le famiglie, diventa difficile dire e scrivere qualsiasi cosa: alle famiglie va tutta la mia personale vicinanza.
AGGIORNAMENTO
A scoprire cosa era accaduto nella casa di via Pavese è stato il suocero della vittima che abita sullo stesso pianerottolo e che ha disarmato il figlio e poi cercato di fermarlo prima che si gettasse nel vuoto dal secondo piano. Stamani, prima delle 7, il padre di Innocenti si è allarmato per alcuni rumori sordi che avrebbe sentito provenire dall’abitazione dove il figlio conviveva con Eleonora e il loro bimbo, un anno e mezzo. Allarmatosi è andato a controllare: avrebbe bussato e si sarebbe trovato davanti il figlio, sporco di sangue e con il coltello.
Nei momenti concitati che sono seguiti avrebbe prima disarmato il 37enne e poi quando il figlio ha cercato di scappare e di raggiungere un ballatoio, sarebbe riuscito a fermarlo una prima volta. Lorenzo Innocenti però è riuscito a fuggire nuovamente e si è lanciato nel vuoto dal secondo piano. Su quanto sarebbe accaduto prima dell’intervento del padre, gli inquirenti avrebbero ricostruito che la donna, alzatasi per preparare il caffè, sarebbe stata colpita alle spalle in cucina con numerose coltellate e che avrebbe anche cercato di fuggire.
Tutto da chiarire, invece, secondo quanto appreso, cosa possa aver scatenato il 37enne: ordinati una serie di accertamenti mentre lunedì sarà disposta l’autopsia. La coppia viene descritta come una famiglia tranquilla, serena, non sarebbero emersi contrasti o problemi. In precedenza la coppia aveva abitato in un piccolo appartamento, con l’arrivo del figlio era andata a stare in via Pavese, in un appartamento dello stabile di proprietà della famiglia del 37enne.
“Era una coppia normalissima, non c’è niente che poteva far presagire una cosa del genere”. A dirlo è il sindaco di Rufina (Firenze) Daniele Venturi. “Li conoscevo – ha aggiunto il sindaco -, il paese è piccolo, io sono poco più grande di loro. Lui è architetto e ha delle proprietà immobiliari, mi aveva detto che aveva delle idee che voleva sviluppare su Rufina”. Per quanto riguarda la compagna “credo fosse dipendente in un’azienda di energie rinnovabili, se non ha cambiato lavoro”. “Non so chi ha dato l’allarme – aggiunge il sindaco – Io ho parlato con la madre di lei e, oltre al dolore, c’era molta preoccupazione per il bambino”.
“Non li abbiamo mai sentiti litigare. Erano molto riservati si vedevano poco, anche se lui abitava praticamente qui da sempre”, commentano da un negozio nei pressi dell’abitazione. I vicini hanno scoperto l’accaduto vedendo l’ambulanza davanti alla porta. “Soprattutto lei – aggiungono – si vedeva magari alla finestra quando stendeva i panni, ma fuori praticamente mai”.