In corso stamani lo sgombero del presidio fisso dei lavoratori davanti al magazzino di distribuzione dei prodotti di Mondo Convenienza di Campi Bisenzio (Firenze): a protestare sono facchini e autisti della ditta che ha in appalto i servizi dell’azienda di arredamento.
Da quanto appreso dalle forze dell’ordine – presenti polizia, carabinieri, guardia di finanza insieme ai vigili del fuoco – sono una ventina le persone presenti e al momento le operazioni si stanno svolgendo senza problemi.
E’ da giugno che è in atto il presidio davanti al magazzino di Campi Bisenzio, una vertenza con la Rl2 finalizzata a ottenere l’applicazione del contratto della logistica. L’1 settembre in una conferenza stampa Si Cobas ha annunciato una settimana di mobilitazione nazionale dall’8 al 15 settembre a favore dei lavoratori delle ditte in appalto di Mondo Convenienza.
Sabato scorso invece ci sono stati due feriti lievi a seguito di un alterco tra alcuni manifestanti del presidio fisso di protesta e due privati, che volevano ritirare la merce già acquistata.
“Chiediamo a gran voce di interrompere questa operazione vergognosa contro chi sta scioperando per rivendicare diritti costituzionalmente garantiti”, ha detto Luca Toscano, coordinatore dei Si Cobas Firenze-Prato. Al momento, secondo quanto riferito dai Si Cobas, sarebbe stata smantellato circa il 30% del presidio.
“Dopo aver distrutto una parte del presidio (alcune tende e gazebi) la polizia ha sospeso le operazioni, che potrebbero riprendere comunque da un momento all’altro”, fanno sapere ancora dal sindacato.
Sul posto, dopo l’avvio delle forze dell’ordine, sono giunti Valerio Fabiani consigliere per il lavoro del presidente della Regione Eugenio Giani per il lavoro, il sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri, la vice Federica Petti e l’assessore al sociale Lorenzo Ballerini.
“Altro che salario minimo, oggi lo Stato viene a sgomberare chi non vuole più lavorare 12 ore al giorno per 1180 euro lordi al mese. Si convochi subito il tavolo regionale – la richiesta dei Si Cobas che venerdì si erano presentati alla sede della presidenza della Regione a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze con una delegazione di lavoratori –. Le istituzioni mostrino i muscoli verso un’azienda che sfrutta e agisce fuori dalla legalità, non contro gli operai”.