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Metrocittà, investimenti sul TPL in città e periferia. Casini annuncia: “Nuovi mezzi elettrici e ibridi”

Tpl e fondi per la mobilità. Nuovi mezzi di trasporto per la Metrocittà Firenze
Francesco Casini: “Realizziamo obiettivi ambiziosi con un sostanziale e robusto rinnovo”







Nuovi mezzi per garantire una mobilità sempre più sostenibile nel territorio metropolitano fiorentino. Su proposta del consigliere delegato alla Mobilita Francesco Casini, il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato il Piano di utilizzo delle risorse assegnate alla Metrocittà grazie ai fondi stabiliti dal decreto n.71 del 9 febbraio 2021 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze e il ministero dello Sviluppo economico.  “Queste risorse ci consentono di concretizzare alcune linee qualificanti del Piano urbano di mobilità sostenibile dell’ente – spiega Casini – con l’acquisto di nuovi mezzi a basse emissioni che saranno utilizzati nelle sperimentazioni che abbiamo previsto e per potenziare i servizi di trasporto pubblico”. La Metrocittà, dunque, nel periodo 2019-2023 acquisterà:

  • 2 bus elettrici di lunghezza 12 metri da sperimentare nel servizio gestito da One Scarl sul percorso della linea 57 (Firenze- Polo scientifico dell’Università a Sesto Fiorentino-Polo universitario Calenzano) e della linea 7 (Firenze-Fiesole);
  • 2 bus elettrici di 10,5 metri da sperimentare nel servizio di Empoli gestito da One Scarlo sul percorso delle linee 2 e 3 Avane-Centro-Cortenuova-Ponzano;
  • 3 bus da 8 metri per il servizio collinare gestito da One Scarl nei comuni di Scandicci, Lastra a Signa e Signa;
  • 4 bus elettrici ( 2 da 9,5 m, 1 da 12 metri e 1 da 8 metri) per il Mugello e il Valdarno-Valdisieve nel servizio gestito da Colbus;

Previsto inoltre l’utilizzo delle risorse relative al periodo 2024-2033 per l’acquisto di 22 bus elettrici di lunghezza 18 metri per le due linee di Bus Rapid Transit ‘Greve-Rovezzano’ e ‘Osmannoro (Guidoni)-Poggibonsi’.

Casini, consigliere metropolitano

“Nel 2023 e nel 2028 – conclude Casini – si potranno inoltre rimodulare le richieste relative al cofinanziamento che permetteranno di accedere ad ulteriori risorse nazionali; alla tipologia di autobus; alla quota di risorse da destinare alle infrastrutture di trasporto. Nella Metrocittà avremo da adesso e nel corso dei prossimi anni un sostanziale e robusto rinnovo dei mezzi Tpl preferendo gli elettrici, ibridi e comunque sempre a basse emissioni, per una mobilità ed un trasporto pubblico sempre più sostenibile ed integrato. Mobilità sostenibile su cui la Città Metropolitana di Firenze sta spingendo insistentemente ponendosi obbiettivi davvero ambiziosi che cambieranno la qualità del ‘muoversi’ della nostra comunità”.

Paolo Gandola (FI nel Centrodestra) ha criticato l’impiego dei bus diesel nel territorio previsto “perché non riducono l’inquinamento pressante nella zona”. A favore della delibera Enrico Carpini (Territori beni comuni): “Si tratta di passi in avanti per rendere operativo il Pums”.






BUS RAPID TRANSIT

Le due linee di Bus Rapid Transit introdotte a Firenze potranno garantire migliori prestazioni rispetto al sistema di tpl tradizionale. Le linee di Brt, infatti, grazie alle attrezzature tecnologiche e infrastrutturali, consentono maggiore capacità, qualità e velocità di collegamento. Si tratta di un’alternativa sostenibile di mobilità, competitiva rispetto all’uso del veicolo privato, che al tempo stesso permette di diminuire il traffico e dunque contribuire al miglioramento della qualità dell’aria per i cittadini.

Per quanto riguarda la tratta Greve – Rovezzano, si punterà a favorire l’interscambio con il treno/tramvia presso la stazione ferroviaria di Rovezzano , garantendo i collegamenti all’interno del territorio fiorentino e del Valdarno Superiore. Nel Pums è prevista in quest’area la realizzazione del capolinea della futura linea tranviaria 3.2.2 Libertà – Rovezzano. Il tracciato del Brt intercetterà la futura linea tranviaria 3.2.1 Libertà – Bagno a Ripoli. La fermata Ponte a Ema, considerata la vicinanza all’uscita autostradale Firenze Sud ,costituirà invece un nodo di interscambio con l’autostrada A1.
La tratta Osmannoro – Poggibonsi garantirà l’interscambio con la linea tranviaria esistente T1 nel comune di Scandicci, favorendo l’ingresso in città dal versante Sud – Ovest.

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