Questo lunedì, per gli operatori del Mercato di Sant’Ambrogio, doveva andare decisamente in maniera diversa. Oggi, 17 Febbraio, come da comunicazione istituzionale diffusa anche a mezzo stampa, doveva avvenire il trasferimento dei banchi di ortofrutta e generi alimentari che stazionano all’esterno del mercato sotto la nuova tettoia riqualificata dai lavori in corso. Uno spostamento che concludeva la fase 1 del cantiere e apriva conseguentemente la numero 2, l’ultima, per il restyling totale della struttura di copertura.
Invece stamani, all’alba, i commercianti del Mercato di Sant’Ambrogio hanno trovato le luci della nuova tettoia spente, impossibilitati a montare al buio nella parte di mercato rinnovata, hanno deciso di sfruttare la zona “vecchia” ancora non cantierizzata. Oltre alla corrente elettrica, problema da risolvere soprattutto per capire a chi è in carico la luce dopo lo spegnimento dell’illuminazione pubblica gestita da SILFI (alle ore 7), mancavano anche i segni che definiscono i posti da occupare.
C’erano invece, e purtroppo, nuovi imbratti sul muro del mercato appena riverniciato e riqualificato. Da che hanno reso accessibile ai pedoni la nuova struttura, sabato mattina, le pareti di Sant’Ambrogio sono rimaste intonse per una notte, alla seconda erano già di nuovo pitturate con scritte e disegni non richiesti.
A tal proposito ricordiamo una proposta già avanzata dagli operatori del Mercato di Sant’Ambrogio proprio per ovviare alle scritte indiscriminate sul muro esterno della struttura: indire un concorso rivolto a street writer ed intercettare eventualmente un tema adeguato per “rivestire” il mercato con una street art consapevole e di qualità. Idea che, a questo punto, date le circostanze, viene rilanciata e torna d’attualità per l’odierna amministrazione fiorentina.
In attesa di avviare il cantiere per la fase 2, domattina le parti in causa ci riproveranno ed i circa 30 banchi di ortofrutta e generi alimentari si sposteranno sotto la tettoia rinnovata. Anche gli accessi al mercato interno sono stati riaperti e resi nuovamente fruibili dopo un lungo anno di chiusura e buio.