Non si può morire nell’indifferenza, per questo gli abitanti del quartiere hanno voluto dedicare un momento di riunione, condivisione, anche di confronto, per dimostrare vicinanza a Marco e Ciro, per far capire che c’è umanità pure nell’individualismo dei nostri tempi. Ieri sera, attorno alle 19:00, i residenti fiorentini di San Frediano si sono ritrovati in piazza Tasso, rattristati e colpiti da una doppia notizia drammatica: la morte di due uomini che vivevano lo spazio comune, molto conosciuti dal quartiere e da anni frequentatori, anzi abitanti, di Piazza Tasso. Marco e Ciro sono deceduti a distanza di poche ore l’uno dall’altro, trovati sulle panchine della piazza, in una coincidenza che ha destato preoccupazione e dubbi, tali da avviare indagini in merito. Si parla di malore per entrambi ma ne sapremo di più tra alcuni giorni.
Alle 19:00 di ieri, giovedì 10 Aprile, i “compaesani” delle due persone decedute hanno portato due mazzi di fiori, poggiati dapprima sulle panchine dove sono stati trovati senza vita e poi, successivamente, al memoriale presente in piazza Tasso. Oltre ai fiori, piccole candele accese ed un cartello giallo, semplice ma significativo: “A Ciro e Marco, abitanti di San Frediano”.
I due vivevano la piazza di giorno e di notte, risiedevano qui da anni, una vita da “abitanti della strada”, per scelta e mancanza di alternative, che i cittadini di San Frediano avevano imparato ad accogliere: come ci raccontano gli stessi, piazza Tasso e tutto il quartiere sono una sorta di borgo dentro la città, una dimensione paesana mantenuta malgrado la globalizzazione che avvolge anche le nostre città. Spazi vissuti che potrebbero, tuttavia, avere un ulteriore sviluppo socio-culturale basato su eventi e su progetti di piazza. Nella giornata di ieri, dopo la notizia della morte di Marco e Ciro, gli abitanti hanno utilizzato gli strumenti tecnologici per diffondere il messaggio di ritrovo, in programma prima di cena:
“Piazza Tasso è il cuore del nostro quartiere, uno dei pochi spazi pubblici e aperti rimasti: luogo di incontro, di gioco, di passaggio, di scambio. Ogni giorno è animata da bambini, genitori, abitanti del quartiere, persone di passaggio, mercatini e iniziative, ma anche da persone in difficoltà. Questa pluralità è la sua ricchezza, ma rappresenta anche una responsabilità.
Per questo vorremmo invitare tutta la comunità che vive e attraversa questo luogo a venire in piazza, creando uno spazio di confronto, presidio e cura, dove parlare di quanto è successo, cosa ci ha portato fino a questa tragica notte e cosa significa, per noi tutti, abitare insieme questo luogo.Anche se si dovesse trattare solo di un momento terapeutico e di vicinanza per chi in questo momento è in quel giardino, riteniamo importante esserci. Venite a mani vuote o, se volete, portate con voi una sedia, un pallone, del cibo, musica, o semplicemente un pensiero da condividere. Il silenzio non piace a questa piazza, prendiamoci la responsabilità di romperlo.”
Malgrado in una tragica attualità, gli abitanti di San Frediano hanno colto l’occasione per promuovere una riflessione, silenziosa e non, sulla responsabilità collettiva che promuove socialità e vivibilità di aree pubbliche e comuni. Durante la “veglia” non sono stati effettuati discorsi o interventi, piuttosto i presenti hanno parlato tra loro e si sono confrontati con gli abitanti della piazza per comprendere meglio o, semplicemente, per conoscersi meglio. La speranza e l’ambizione è quello di ricreare un maggior coinvolgimento del tessuto residenziale e delle associazioni del quartiere per lanciare nuove proposte.
Aggiornamento
La procura di Firenze ha aperto due fascicoli per la morte dei due uomini i cui cadaveri sono stati rinvenuti a distanza di circa 24 ore, sulle panchine in piazza Tasso, nel centro storico di Firenze. Una salma è stata trovata il 9 aprile, la seconda all’alba del 10 aprile. La pm Lucia D’Alessandro ha ipotizzato il reato di morte come conseguenza di altro reato, legato allo spaccio di stupefacenti, per il decesso di un abitante di San Frediano di 57 anni scoperto il 10 aprile e ha disposto l’autopsia, che sarà eseguita nei prossimi giorni, e gli esami tossicologici. Anche il pm Andrea Cusani ha aperto un fascicolo con identico titolo di reato per l’altro trovato deceduto all’aperto il 9 aprile, 63 anni, ma ha disposto al momento solo un esame esterno della salma riservandosi in seguito eventualmente di procedere con accertamenti più approfonditi.